Bergamo, 24 giugno 2014 - Ester Arzuffi, la madre di Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio, sapeva tutto? Secondo un’indiscrezione, la donna aveva capito che il Dna rimasto impresso sugli indumenti di Yara era quello del figlio con cui parlò, mentre veniva intercettata. Il sussurro tiene banco a una settimana dal fermo del muratore 43enne di Mapello. La storia, con qualche vuoto per ora impossibile da colmare, può essere in parte ricostruita e in parte ipotizzata. Venerdì 13 giugno. Dai genetisti forensi dell’Università di Pavia giunge la risposta che segna la svolta nell’«affaire» Gambirasio: Ester Arzuffi, 67 anni, di Terno d’Isola, è la madre biologica di «Ignoto 1». Ester ha tre figli, i gemelli Massimo Giuseppe e Laura Letizia, nati nel 1970, e Fabio, venuto alla luce nel ’75. Ci sono quindi due maschi verso cui indirizzare le indagini.

Venerdì mattina, con un decreto d’urgenza, la procura mette sotto controllo tutti i cellulari della famiglia. Si fa in modo (un altro passaggio da chiarire) che Ester Arzuffi venga a sapere che gli inquirenti sono al corrente della sua relazione clandestina con Giuseppe Guerinoni, l’autista di pullman morto nel 1999, indicato dalla genetica come il padre biologico di «Ignoto 1», l’uomo che ha lasciato il suo Dna su Yara. Una «cimice» diventa decisiva. È quella che intercetterebbe il colloquio fra Ester Arzuffi e il figlio Massimo Giuseppe. La reazione dell’uomo, quando la madre gli parla di Guerinoni, non sarebbe di sorpresa. È lui, concludono gli investigatori all’ascolto, il personaggio da puntare.

Domenica 15 giugno. Il carpentiere viene fermato con il pretesto di un controllo con l’etilometro. In serata la conferma: il suo Dna e quello di «Ignoto 1» sono perfettamente sovrapponibili. Si attende ancora, forse, che dalle intercettazioni escano altri elementi. Accade invece qualcosa che imprime un’accelerazione. Forse gli inquirenti pensano che Bossetti possa avere intuito qualcosa. Il muratore viene prelevato dai carabinieri alle cinque del pomeriggio di lunedì 16 giugno, mentre sta lavorando in un cantiere a Seriate. Il decreto di fermo firmato dal pm Letizia Ruggeri è motivato con il pericolo di fuga.

Una storia in attesa di molte conferme. «Non ho avuto modo — dice Benedetto Bonomo, il legale che segue Ester Arzuffi — di parlarne con la signora. Tutto rientra nel segreto istruttorio. Gli inquirenti stanno svolgendo correttamente il loro lavoro e la Arzuffi rimane a disposizione. La signora ribadisce che non ha avuto alcuna relazione sentimentale con Giuseppe Guerinoni e ha avuto i figli dal marito Giovanni Bossetti».

In giornata vertice degli inquirenti in procura a Bergamo. I rilievi del Ris di Parma inizieranno probabilmente dai veicoli, il furgone e l’auto, sequestrati a Bossetti. Il colonnello Giampietro Lago, comandante del Ris, non esclude l’eventualità (lontana) di rifare i test del Dna all’arrestato.

Gabriele Moroni