BERGAMO, 25 giugno 2014 - «NON È assolutamente vero. Quante cose brutte stanno dicendo e scrivendo. Mi sento invasa nella mia sfera privata con tante menzogne». Torre che non crolla. Salda come una roccia. A dispetto di tutto, della scienza, delle investigazioni. Ester Arzuffi, la madre di Massimo Giuseppe Bossetti, è assolutamente tetragona nella difesa della «sua» verità, l’unica che conosce e riconosce. Non ha mai avuto una relazione con Giuseppe Guerinoni, l’autista riconosciuto come padre biologico di «Ignoto 1». Massimo è innocente: «Conosco mio figlio. Se mi confessasse una cosa del genere, vorrei guardarlo negli occhi».

L’ULTIMA indiscrezione, quella che Ester Arzuffi respinge come «assolutamente non vera» parlava di una mossa degli investigatori fatta una volta acquisita la certezza che Ester è la madre di «Ignoto 1». Gli inquirenti avrebbero fatto in modo che la donna sapesse o intuisse che sapevano della sua storia con Guerinoni e della verità sui figli gemelli, Massimo Giuseppe e Laura Letizia, nati all’ospedale di Clusone il 28 ottobre 1970. A questo punto Ester Arzuffi, secondo una ricostruzione che nessuna fonte ha confermato, avrebbe parlato con il figlio Massimo, indirizzando così le investigazioni.

CHIUSA nell’abitazione di Terno d’Isola, Ester Arzuffi è sostenuta da qualche amico e dal legale a cui si è rivolta, l’avvocato bergamasco Benedetto Bonomo. «I miei figli sono figli di mio marito Giovanni. Non sono figli di Guerinoni. Io sono la mamma di un innocente. Non torno indietro. Mi hanno spiegato tutto esattamente. Dna o no, i figli li ho fatti con mio marito. Non c’è niente che mi sposta. Guerinoni mi dava un passaggio per motivi di lavoro. In amicizia. Erano cose di altri tempi, fatte con educazione, dandosi del lei. Questa è la mia posizione e di qui non mi muovo».
Gabriele Moroni