Paolo Franci
Roma
UNA SVOLTA

epocale: il calcio apre alla moviola in campo. L’annuncio arriva dal presidente della Fifa Sepp Blatter. «Dovremmo dare un nuovo aiuto agli arbitri — ha dichiarato il numero uno del calcio mondiale — introdurre un po’ più di giustizia nel gioco, fornendo agli allenatori il cosiddetto ‘challenge call’ due volte per tempo, quando la palla è ferma». Blatter disegna anche i confini dell’utilizzo della moviola. Gli allenatori avrebbero la possibilità di chiedere la visione delle immagini soltanto per capire «se c’è o no un rigore», se il giocatore che subisce il fallo «è dentro o fuori l’area di rigore» e se effettivamente «è stato commesso fallo». La regola non si applicherebbe invece al fuorigioco, considerata una fase dinamica dell’azione. Blatter è stato il fautore e primo sostenitore della ‘Glt’, la Goal Line Technology, introdotta con successo proprio al mondiale, l’occhio tecnologico sulla linea di porta che di fatto ha eliminato l’odioso gol fantasma. E non solo: anche la bomboletta spray per la distanza della barriera sulle punizioni, è stata un successo: «Un anno fa — ricorda Blatter — mi dissero ‘cosa c’entra una bomboletta con il calcio?’ ora è da tutti accettata come un fatto positivo».
L’annuncio di Blatter si intreccia inevitabilmente con la politica e lo scontro con il ‘conservatore’ Michel Platini — che ha però aperto al Goal Line Technology per l’europeo 2016 —, numero uno dell’Uefa, pare inevitabile e non solo sul piano della visione del futuro del calcio. Tra un anno ci saranno le elezioni per la presidenza Fifa e, nonostante Platini non sia ancora uscito allo scoperto e Blatter non abbia annunciato l’intenzione di puntare al quinto mandato consecutivo, la sfida, per molti, è già cominciata. E Blatter ha piazzato il primo colpo con un alleato forte, rivoluzionario e da più parti invocato: la moviola in campo.