Manuel Spadazzi
RIMINI
E LA ROMAGNA

suonò la nona... Una sinfonia di festa, che ancora una volta ha fatto cantare e ballare tutta la costa, da Comacchio fino a Cattolica. Il miracolo si è compiuto ancora ieri sera, per la nona volta della Notte rosa in Romagna: strade e piazze brulicanti di turisti, spiagge piene come nemmeno nelle domeniche d’agosto, folle in delirio per i grandi concerti di Elisa e degli altri ospiti della festa. Troppo presto per fare i bilanci, per sapere se questa nuova edizione del Capodanno dell’estate in Riviera ha portato più o meno presenze negli hotel, nei ristoranti, nei locali. Ma il colpo d’occhio offerto ieri sera era di quelli che fanno tornare il sorriso, a conferma che la Notte rosa resta uno degli eventi di punta della Romagna. I treni in arrivo a Rimini e nelle altre località della Riviera erano pieni, ai caselli dell’autostrada si sono fermate code e rallentamenti, specialmente nel pomeriggio. E chi ha deciso di partire all’ultimo minuto per godersi la festa, ha faticato non poco a trovare una camera libera.
«GLI HOTEL sono al tutto esaurito, i locali hanno fatto il pieno. Abbiamo qui tg e troupe da tutta Italia e dall’estero a raccontare questo lungo weekend rosa. Non c’è nessun altro evento come la Notte rosa in Italia», osservano orgogliosi il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e l’assessore regionale al turismo Maurizio Melucci dalla terrazza del Grand Hotel di Rimini, mentre spiegano a due giornaliste russe il segreto della Notte rosa. Il segreto non è solo nei tanti artisti saliti sul palco, da Elisa a Luca Carboni, da Arisa a Frankie Hi-nrg, da Peppe Servillo ad Andrea Mingardi, solo per citarne alcuni (e stasera toccherà a Francesco Renga, ai Negramaro e ai Modena City Ramblers). Nella Notte rosa sono i romagnoli stessi: l’albergatore che ‘infiocchetta’ la facciata del suo hotel con le coccarde rosa, il bagnino che addobba la spiaggia e colora di rosa pure i lettini, il ristoratore che prepara un menù con piatti a tema, naturalmente di colore rosa. I turisti l’hanno capito, e non vogliono essere da meno. Una marea rosa che, negli ultimi anni, ha contagiato ogni volta 2 milioni di persone, e anche stavolta il successo non sarà da meno. Ecco perché Regione e Comune pensano già al 2015: «Sarà il nostro Oktober fest — dice Melucci —. Monaco ha la birra, la Romagna può mettere in tavola le sue eccellenze e la sua passione».