Veronica Passeri
ROMA
IL MONDO

del volontariato ha la sua riforma, «un grande momento di svolta» secondo il premier Matteo Renzi, un nuovo‘codice’ del terzo settore che, in modo snello, ridisegna il ruolo dei volontari con i ‘bond solidarietà’, la stabilizzazione del 5 per mille, il servizio civile che porterà i giovani ad operare anche all’estero, la nuova ‘impresa sociale’, l’obbligo di trasparenza delle associazioni.
Allo stesso modo per la Pubblica amministrazione arriverà una «rivoluzione Copernicana» perché dovranno essere messi online tutti i certificati offrendo al cittadino la possibilità di scaricarli: è questo lo scopo del ddl Delega sulla PA di cui ieri il Cdm ha approvato i decreti attuativi.
Sul terzo settore, poi, il premier ricorda che ci sarà un registro unico per favorire «la piena conoscibilità» di tutto quello che accade in questo mondo in tutta Italia. «Se la politica ha coraggio vince i tabù. Il terzo settore è un impegno che ho assunto a Lucca, all’assemblea delle associazioni di volontariato e che ho mantenuto. Il ministro Poletti spiegherà domani (oggi,

ndr) i dettagli della legge Delega» che arriva quasi in contemporanea con «la riforma della Cooperazione, attesa da 27 anni», ha sottolineato Renzi.
Dopo il via libera di ieri da parte del Consiglio dei ministri ci sono sei mesi di tempo per il varo dei decreti attuativi che renderanno effettiva la riforma dal 2015. Una riforma a costo zero che non dovrà pesare sui conti dello Stato e che ha incontrato il plauso delle associazioni. Il Forum del terzo settore ha sottolineato che l’intervento era atteso «almeno da due decenni» chiedendo però di non mettere troppi ‘paletti’ ma di favorire il mondo del volontariato che oggi coinvolge in Italia cinque milioni di persone e 275mila realtà. Tra le novità i cosiddetti bond solidarietà, ovvero l’introduzione di meccanismi volti alla diffusione dei titoli di solidarietà e di altre forme di finanza sociale. Insieme a questo, nell’ottica di una semplificazione della normativa tributaria per gli enti di solidarietà, la stabilizzazionce del 5 per mille (attualmente il sistema va finanziato ad ogni legge finanziaria).

Prevista anche una tassazione che tenga conto non solo delle finalità solidaristiche delle onlus ma anche del «divieto di ripartizione degli utili». Per sostenere economicamente gli enti del terzo settore verranno studiate forme per accelerare l’assegnazione, a loro favore, degli immobili pubblici inutilizzati o dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Si è pensato ad agevolare l’accesso al credito per le imprese sociali e a introdurre particolari misure fiscali per favorire gli investimenti di capitale.Infine si potrà fare servizio civile anche all’estero e farà curriculum sia nei percorsi di istruzione e che in ambito lavorativo.
Ci vorranno tre anni di tempo per arrivare a garantire questa opportunità a una leva di centomila giovani tra i 18 e i 29 anni.