E’ STATA FREDDA la risposta del popolo bianconero. Niente folla. Solo indifferenza. A Vinovo ieri pomeriggio ad attendere l’arrivo dei bianconeri nel giorno del raduno blindato c’erano non più di una cinquanta di tifosi. Un “clima” diverso, agli antipodi rispetto ai ritiri in montagna, dove la gente accorreva in massa anche quando non c’erano i nazionali, ma poteva vedere gli allenamenti, strappare un autografo, un selfie, comprare maglie (delle nuove divise non c’è ancora traccia) e gadget. In serata all’arrivo del pullman in hotel poche persone. Solo qualche curioso. La Juve 4.0 di Conte è ripartita a fari spenti. A battezzare la nuova stagione non c’era né il tecnico, né i dirigenti (Andrea Agnelli e Beppe Marotta hanno assistito all’allenamento, parlando con Conte e caricando la squadra), ma Fernando Llorente prima di aggregarsi ai compagni per la prima sgambata. Maglietta arancione e sorriso smagliate. Lo spagnolo si è presentato in conferenza stampa, sottolineando qualche concetto interessante. Uno: l’obiettivo principale della Juve è lo scudetto. Due: si è “meravigliato” che in Italia ci “meravigliamo” che un allenatore (Conte, ndr) inizi la stagione in scadenza di contratto. Tre: il modello da seguire in Europa per la Champions è l’Atletico Madrid. Insomma, niente voli pindarici. Non c’è dubbio che i soldi nel calcio non sono tutto, ma fa specie osservare che nello stesso anno il Manchester United ha chiuso un accordo commerciale con l’Adidas da 94 milioni a stagione per un decennio, mentre la Juve ne ha “strappati” solo 29. Di questo passo il gap, la forbice, con le big continentali non diminuirà, ma aumenterà. E nel medio/lungo periodo non c’è modello Atletico Madrid che tenga, un’eccezione rispetto alla regola come è capitato l’anno precedente al Borussia Dortmund. Perché senza soldi e senza cessioni eccellenti è difficile, se non impossibile acquistare giocatori da 40 milioni a salire, soprattutto in Europa. In Italia il discorso è diverso si può trattare, inserire contropartite. Oggi potrebbe essere il giorno decisivo per Iturbe. Il tweet dell’argentino potrebbe essere “profetico”: “Le vacanze sono terminate, domani inizia una nuova sfida”. Tutte le strade portano alla Juve, che potrebbe chiudere con il Verona alzando ancora l’offerta da 25 a 28 milioni senza bonus. Ore decisive per Morata (ieri visite mediche a Madrid), mentre tutto fatto per Evra, che ha firmato un biennale e raggiungerà i compagni a fine mese. Sempre più insistenti le sirene del Manchester United per Vidal. Ai Red Devils i soldi non mancano e preparano l’offerta indecente per convincere la Juve.