Francesca Cozzi
Milano
VENDERE

per poi tentare l’affondo per Cerci. Sono queste le linee guida del Milan tracciate nel summit di mercato di domenica sera ad Arcore. L’obiettivo primario è cedere quei giocatori che permettono di costruire il tesoretto da reinvestire sul mercato, puntando tutto sull’esterno offensivo granata. E, almeno per il momento, Balotelli non è destinato a partire. Le voci dell’interesse dell’Arsenal sono sfumate con le parole di Wenger: «Davanti non abbiamo bisogno di nessun altro innesto, stiamo lavorando su altri reparti e per ora sono soddisfatto del mercato in entrata» il commento del tecnico dei Gunners.
Quindi pare ormai tramontata la pista che avrebbe visto SuperMario vestire la maglia del club londinese. Balo verrà valutato da Inzaghi durante la tournèe americana (inizierà a lavorarci da mercoledì), ma il suo nome resta sempre nell’elenco dei cedibili. Il Milan, però, per avvallare la sua partenza pretende un’offerta importante perché l’attaccante è iscritto a bilancio a 17 milioni di euro.
Così Galliani si è concentrato sulla cessione di Robinho e il conseguente risparmio di 3 milioni d’ingaggio a stagione. Ieri l’ad si è incontrato con l’agente del brasiliano, Marisa Ramos. Un primo colloquio in mattinata poi una cena per cercare di risolvere una trattativa più complessa del previsto. Perché c’è distanza tra la richiesta del brasiliano e ciò che è disposto ad offrire l’Orlando City. La differenza è soprattutto economica, d’ingaggio. Il giocatore ha chiesto una buonuscita al Milan per colmare appunto il gap, ma il club rossonero non sarebbe intenzionato ad accontentarlo. Così si lavora per un prestito al Santos o al Flamengo (dilatato tra 6-18 mesi), in attesa che Robinho trovi l’accordo economico con la società americana.
Cedere il numero 7, però, è una priorità per Galliani per poter regalare un innesto di spessore ad Inzaghi. Il tecnico ha scelto: è Cerci l’uomo giusto per la sua idea di gioco che predilige il tridente offensivo (e a livello di costi è l’alternativa più plausibile per il Diavolo). Cairo chiede 18 milioni di euro e il Milan sembra disposto a salire fino a 13 milioni. Salvo poi alzare la puntata grazie alle partenze di Niang e Abate, sempre con la valigia in mano.
Lavezzi piace ancora sia a Inzaghi che a Berlusconi, ma l’ingaggio dell’argentino frena gli entusiasmi. Oltretutto il Psg lo concederebbe solo con la formula del prestito, modalità che non convince a pieno il club rossonero.
In difesa, invece, si continua a sondare il terreno per Criscito. Il giocatore nei giorni scorsi si è esposto dicendosi felice dell’interesse del Milan. Ma l’iniziale proposta di uno scambio con Mexes, non soddisfa a pieno lo Zenit.