Luca Pasquaretta
Vinovo
PERDERE

sicuramente non era il modo migliore per battezzare la nuova stagione (più che un’amichevole era un allenamento). Ma la sconfitta a Vinovo per 3-2 contro i dilettanti del Lucento (squadra nata in un quartiere di Torino) ha diverse attenuanti (non di facciata). Dagli stimoli, all’assenza di tutti i nazionali (dei titolari in campo solo Tevez e Llorente autore della doppietta nel primo tempo), ai carichi di lavoro massacranti. «Inizieremo a fare sul serio da lunedì, quando avrò a disposizione tutti i big ad eccezioni di Pogba ed Evra che arriveranno il 31» ha rilanciato Allegri, tutt’altro che preoccupato. Il tecnico toscano era sereno, ha in testa la sua Juve, che orbiterà fra il collaudato 3-5-2 «con qualche accorgimento» al 4-3-2-1, provato ieri. Due moduli camaleontici, che ruoteranno intorno alla duttilità dei centrocampisti, quelli che già sono in rosa e quelli arrivati (da Pereyra a Coman, passando per Romulo, la fumata bianca con il Verona dovrebbe arrivare la prossima settimana). «La partita di oggi (ieri, ndr) la considero un allenamento, aspetto i nazionali, ho parlato telefonicamente con tutti quelli in giro con il mondo – ha sottolineato il tecnico - Per quella che è la rosa a disposizione serve una prima punta e un difensore, sarebbe ottimale che arrivassero quanto prima, ma conosciamo tutti le dinamiche del mercato. Siamo sereni». Allegri poi ha spostato l’obiettivo sulla concorrenza: «E’ normale che a Roma e a Napoli parlino di scudetto, un po’ l’ambizione di tutti, anche di Inter, Milan e Fiorentina. La Juve parte favorita, ci prepareremo al meglio per questo lungo campionato, più difficile dell’anno scorso».

DI MERCATO

ha parlato Marotta, che ha blindato Vidal: «Sarei sorpreso se mi chiedesse di essere ceduto, ha rinnovato da poco, è felice alla Juve. Arturo è esploso direi in modo abbastanza inaspettato nelle ultime due stagioni ed è secondo me e secondo tutti, uno dei giocatori più importanti nello scenario mondiale. E quindi è chiaro che abbinare il suo nome a grandi club è molto facile, ma un grande club è anche la Juve e abbiamo voglia di tenercelo stretto». Zapata il nome nuovo per la difesa, per l’attacco niente Eto’o, solo un bomber low cost, in prestito, “un profilo medio” come ha sottolineato Marotta. Lukaku il sogno, non è da escludere un ritorno di fiamma per Osvaldo, corteggiato pure da Inter, Samp e Galatasaray. La Juve di Allegri si deve ancora fare. Il bello deve ancora arrivare.