Venezia, 27 luglio 2014 - Ancora una volta i monumenti dell’arte italiana appaiono vulnerabili di fronte ai turisti-vandali. Questa volta è successo a Palazzo Ducale a Venezia, un simbolo nel mondo. Un giovane turista straniero si è arrampicato l’altra sera sui marmi e i ‘merletti’ gotici del monumento di Piazza San Marco, ‘scalando’ in tecnica alpinistica il lato della Porta della Carta, così chiamata per gli antichi depositi ‘cartarum’ degli archivi di Stato, o forse perché in passato qui sedevano gli scrivani per stendere atti o petizioni. Il ragazzo, poco più che ventenne, è stato notato dai pochi turisti che passavano a quell’ora nell’area marciana, tra cui un appassionato fotografo veneziano, Stefano Barzizza, che ha scattato alcune immagini postandole poi sul proprio profilo Facebook e su quello del gruppo social che coordina, ‘i luoghi meno noti di Venezia e della sua laguna’.

«Sembrava un po’ alterato — ha spiegato l’autore delle immagini — ma era in possesso di una sicura tecnica alpinistica, forse un free climber». Il fotografo ha notato che, nonostante l’importanza del monumento, non è scattato alcun allarme. «Non c’erano forze dell’ordine — ha aggiunto — e non è stato possibile avvertire nessuno, perché il giovane è sceso velocemente e se n’è andato con il gruppo di amici che lo attendevano nel porticato di Palazzo Ducale». Secondo Barzizza potrebbe essersi trattato di turisti americani.

La sovrintendente ai beni artistici e architettonici, Renata Codello, ha commentato la vicenda. «Sono esterrefatta — ha detto — del fatto che sia possibile aggrapparsi a colonnine e decori gotici che non sono certo in grado di sostenere il peso di una persona. Faremo delle verifiche per capire se vi sono stati eventuali danni. Non c’è limite all’esibizionismo». «Spiazza — ha aggiunto — che vengano compiuti atti fuori da ogni immaginazione. È difficile fare prevenzione di cose che paiono imprevedibili». Nell’area marciana ci sono decine di telecamere, e Codello evidenzia la qualità del servizio di sorveglianza attuato a difesa dei monumenti e non esclude che dall’esame delle immagini possa essere ricostruita la sequenza dell’arrampicata. In ogni caso, potrebbe essere difficile arrivare all’identificazione del vandalo se questi fosse un turista.