Silvia Mastrantonio
ROMA
BRAVI,

bravissimi, praticamente da ‘lode’. È sui Pico della Mirandola della maturità che il Sud si prende il suo riscatto. Così, nell’esercito dei promossi all’esame di Stato sono i ragazzi della Puglia a mettere la bandierina sul gradino più alto con ben 700 ‘100 e lode’. E, dopo di loro, arrivano i colleghi della Campania (408), della Sicilia (356) e del Lazio (348). Lo stesso podio dell’anno scorso, preciso.
Ma quest’anno, in tutto il Paese, sono andati bene parecchi studenti in più e, seppure le stime del Miur non siano definitive, i promossi sono in crescita fino a toccare il 99,2per cento. In aumento anche i ‘secchioni’ con lode (dallo 0,7% del 2013 allo 0,8% del 2014), mentre sono gli studenti dei licei a costituire la fetta più ampia delle votazioni più alte di 80.
Positivi anche i calcoli sui promossi dell’esame di terza media, dove la quota è del 99,7%. I bocciati, invece, si contraggono dal 3,8% di un anno fa al 3,5% del 2014. In generale, dice il Ministero, si gonfiano le fila dei promossi anche agli scrutini intermedi, sia alle medie che alle superiori. Un risultato che fa ben sperare.
In totale, quasi mezzo milione di ragazzi si è cimentato con l’esame di Stato. Una porzione sostanziosa della popolazione scolastica giunta alla fine del ciclo, visto che gli ammessi sono stati il 95,8% dei candidati. I non ammessi sono ripartiti tra istituti professionali (16%), tecnici (12,3%) e licei (5,1%).
I diplomati — secondo i dati non definitivi — toccano il 99,2% contro il 99,1% dell’anno scorso. I giovani che hanno avuto l’onore della lode sono stati 3.450.

IN LEGGERA





flessione — dal 7,9% al 7,7%, i voti tra 91 e 99, mentre aumentano i candidati che hanno conseguito un punteggio tra 71 e 80, dal 28,4 del 2013 al 28,5 del 2014, e quelli che hanno portato a casa una votazione tra 81 e 90, passati dal 17,9% al 18,1%. Le fasce ‘alte’ — che comprendono i 100 e le lodi — appartengono prevalentemente agli studenti dei licei, mentre l’istruzione tecnica e professionale raccoglie percentuali più importanti nelle votazioni comprese tra 61 e 70. In pratica, la sufficienza o poco più visto che si parte dal voto minimo di 60 per essere promossi. Il punteggio, va ricordato, è una somma matematica (con la possibilità data ai commissari di assegnare 5 punti di bonus) tra i crediti acquisiti negli ultimi tre anni di scuola (per un massimo di 25 punti), il risultato delle tre prove scritte e quella orale.
Motivo di soddisfazione al Miur sono anche i risultati degli scrutini intermedi delle superiori con un certo calo dei bocciati passati dal 10,3% del 2013 al 9,6% del 2014. Il numero più alto di respinti resta concentrato nel primo anno. Per i debiti — ovvero la sospensione di giudizio — le percentuali si avvicinano: 29,8% nei tecnici, 28,4% alle professionali e 22,1% nei licei.
Tra i promossi, a livello territoriale la percentuale più alta viene toccata in Umbria (71,1%), di poco superiore a Puglia e Calabria, mentre la palma dei debiti si registra in Lombardia e Toscana, rispettivamente con il 28,7% e il 28,4%. I bocciati sono di più in Sardegna, Campania e Sicilia.