ROMA
L’OPERAZIONE
‘Terrevive’, che consentirà di rivitalizzare 5.500 ettari di terreni agricoli pubblici, sta per scattare. Precisamente da settembre. Subito dopo l’estate, il Demanio metterà infatti a punto il sistema elettronico che consentirà di partecipare alle aste online e avanzare «manifestazioni di interesse» per i singoli lotti. Nel giro di poche settimane tutto sarà completato. Anche se il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, sta già studiando una seconda fase: allargare questo tipo di schema alle Regioni e agli enti locali.

IL MINISTRO

ha firmato il decreto nel quale vengono individuati i terreni coinvolti in una maxi-operazione di valorizzazione. Sono divisi tra Demanio (per 2.480 ettari), Corpo forestale dello Stato (2.148) e Cra, il Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura (882), più 42 dell’Ente Risi. Andranno venduti o affittati, con l’obiettivo principale di favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo. Chi vorrà accaparrarseli dovrà, anzitutto, tenere sotto controllo la Gazzetta ufficiale. Tra una settimana circa il provvedimento sarà pubblicato e, in quella sede, sarà reso disponibile l’elenco completo dei terreni. Le regioni più coinvolte dall’operazione, comunque, sono cinque: Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Campania e Puglia. Anche se qualche lotto è presente in tutte le parti d’Italia. I giochi veri e propri, però, si faranno a settembre. In questi giorni l’Agenzia del Demanio sta mettendo a punto il sistema elettronico che consentirà di acquistare e affittare. Materialmente, dopo l’estate bisognerà andare sui siti del Demanio o del ministero dell’Agricoltura e lì si troverà l’elenco dettagliato.

I TERRENI

saranno divisi in due blocchi: l’80% sarà messo in vendita, mentre il 20% andrà in affitto. Per le vendite sopra i 100mila euro ci saranno delle aste, gestite interamente online. In pratica, si presenteranno offerte entro termini prefissati e, alla fine, il terreno sarà assegnato. Sotto i 100mila euro e per gli affitti ci saranno negoziazioni private: il Demanio aprirà una trattativa con il potenziale acquirente che avrà in precedenza inviato online la propria offerta. Se si raggiunge un accordo, si firma il contratto di locazione o di cessione. In generale, sarà data prelazione agli under 40. Tutto quello che non sarà venduto andrà riassegnato in locazione. L’operazione, comunque, non finisce a settembre.

LO HA DETTO

lo stesso Martina: «È la prima volta in assoluto che terreni pubblici statali vengono coinvolti in un progetto di questa portata per incentivare ricambio generazionale e imprenditorialità giovanile in campo agricolo. Nei prossimi mesi proseguiremo questo lavoro anche con le Regioni e i Comuni, che potranno dare nuova vita al loro patrimonio di terre agricole incolte. Vogliamo rendere di nuovo produttive tante terre, troppo spesso frazionate, che potranno contribuire al rilancio del settore». Gli enti più vicini al territorio saranno incentivati a rivitalizzare il loro patrimonio. Avviando un’operazione di svecchiamento ancora più massiccia. Sul punto sono già in corso contatti con l’Anci, l’associazione dei Comuni.
Matteo Palo