Paolo Franci
Roma
CARLO

Tavecchio non molla, anzi, rilancia. Forte dell’appoggio dei Grandi Elettori che sostengono la sua candidatura alla presidenza della Figc. Nonostante il caso sia finito sul tavolo del presidente della Fifa Sepp Blatter, che ha chiesto alla Figc un’indagine attraverso una lettera inviata al «reggente» Giancarlo Abete, presidente dimissionario. Ieri, in un primo momento, era sembrato che l’appoggio della Lega di A, la Confindustria del calcio, potesse via via perdere i pezzi, dopo il quasi plebiscito (18 a 2, solo Roma e Juve contrarie) incassato da Tavecchio appena giovedì scorso.
L’infelice uscita sulle banane del presidente della Lnd, aveva prima fatto registrare la presa di distanze della Fiorentina poi, ieri, quella del presidente Giorgio Lugaresi del Cesena e del patron della Sampdoria Massimo Ferrero, che sono saliti sul colle di Juve e Roma, ‘nemiche’ di Tavecchio. «Ho dovuto leggere le dichiarazione di Tavecchio quattro volte — ha scritto in una nota Lugaresi — con la paura di aver capito ‘fischi per fiaschi’ e la mia reazione è stata di amarezza e grande fastidio», spiegando che dopo aver «condiviso la candidatura di Tavecchio», l’accaduto avrebbe dovuto modificare gli scenari lasciando liberi i presidenti di votare «in assoluta autonomia, seguendo la propria coscienza». Ferrero ha invece tuonato: «Così non si può continuare, i presidente devono incontrarsi per rivalutare la posizione, così rischiamo il commissariamento». A soffiare sul fuoco, a quel punto c’era anche la Juve, attraverso il dg Marotta: «Agnelli ha giudicato Tavecchio inadeguato e lo confermiamo e ora noto che il fronte si è spaccato».
Crepe sì, ma spaccatura no. Mentre Carlo Tavecchio si recava con Claudio Lotito, con Adriano Galliani grande tessitore della sua candidatura, il numero uno della Lega di A Maurizio Beretta, confermava invece la solidità del favorito alla potrona presidenziale: «Posso escludere con certezza che sia a rischio la compattezza della Lega di A. Bisogna distinguere i fatti e la sostanza dalle parole. I primi e la seconda hanno portato alla condivisione del programma di rilancio del calcio italiano di Tavecchio». Stimolato sulla presa di posizione di Cesena, Fiorentina e Samp, Beretta ha spiegato: «C’è dibattito legittimo e lo seguiremo con attenzione, ma il punto resta la certezza del programma di Tavecchio».
Il presidente della Lnd, poche ore prima, aveva ribadito il pentimento per la frase infelice, la forte convinzione nel voler andare avanti e, soprattutto, di essersi confrontato con le leghe di A, B e Pro, «incassando il loro sostegno», che vale il 68% dei voti.
Adriano Galliani si è schierato decisamente al suo fianco: «E’ stato dipinto come razzista per una battuta infelice, ma sappiamo quanto di bene ha fatto». Nel corso della serata, poi, Tavecchio ha incassato le parole di sostegno di Atalanta, Genoa e il Lugaresi bis: «Ho sentito Tavecchio chiedere scusa e questo chiarisce la sua posizione, ma dobbiamo riflettere perchè chi ha una carica importante deve stare attento. Decideremo il da farsi nei prossimi giorni». Lugaresi sale sul colle degli indecisi, dunque, dove riflettono anche Verona, Sassuolo, Torino e Cagliari, mentre il candidato ‘debole’ Demetrio Albertini, soffia sul fuoco del dissenso: «La frase di Tavechio si commenta da sola, ci ha messo in difficoltà a livello internazionale».