Corrado Ricci
SARZANA (La Spezia)
QUELLAVVISO a presentarsi in tribunale alla Spezia il 24 settembre prossimo per lavvio della causa di separazione giudiziaria promossa dalla moglie ha dato alimento al tarlo della gelosia che da mesi stava divorando la sua mente, già minata dalle complicazioni sorte nel lavoro, con limpresa edilizia individuale sempre più in affanno per la crisi. Un cocktail di ansia, rabbia e lesa onorabilità che, la sera di mercoledì, ha armato la mano di Salvatore Iemma, 48 anni, originario di Oppido Mamertina in provincia di Reggio Calabria, trasformandolo in assassino e da quel momento in ricercato, obiettivo di unimponente caccia alluomo, in fuga alla guida di una Mazda 3 nera. Una fuga che si è conclusa ieri sera intorno alle 22, quando luomo si è costituito nel carcere di Massa, accompagnato dal suo legale che mezzora prima aveva annunciato la decisione agli inquirenti. Subito i carabinieri gli hanno notificato lordine di custodia cautelare firmato dal gip Marta Perazzo su richiesta del pm Luca Monteverde. Un assassino senza pietà, Salvatore Iemma: non ha esitato a sparare alla moglie Antonietta Romeo, 40 anni, alla presenza del figlio di 15 anni, il più piccolo dei quattro avuti dalla donna (gli altri hanno 23, 18 e 17 anni) dopo il matrimonio risalente al 1992.
IL RAGAZZINO, a differenza dei fratelli, era nella dimora di via Turì 16 a Sarzana, che la donna aveva in parte trasformato in casa di riposo per anziani, dopo aver lasciato labitazione condivisa, fino a gennaio, col marito, a poche manciate di metri da lì. Gli anziani erano al piano terra e hanno solo avvertito gli spari provenienti dal piano superiore, nel quale luomo era entrato mandando in frantumi, a calci, il vetro della porta daccesso, rincorrendo la donna, incrociata nel giardino. Il piccolo ha visto ed è ora lunico testimone della tragedia. «Testimone oculare», dicono i vicini di casa. Ma gli inquirenti non si spingono a confermare la sua presenza al momento specifico dellesecuzione. Questione di tutela del minore, a lungo preso a verbale nella notte dal pm Monteverde che ha condotto linchiesta sviluppata sul campo dai carabinieri e ieri approdata alla positiva svolta. Di certo il delitto si è consumato nella stanza del piccolo. Dove nel frattempo è stata repertata unogiva, quella del proiettile sparato da una delle due pistole corte che Iemma deteneva col porto darmi. Quanti colpi ha sparato e dove hanno colpito la donna si potrà sapere dallautopsia affidata dal pm allanatomopatologa Susanna Gamba. È in programma domani. Ma già filtra un particolare che apre allipotesi del folle rituale per sanare il tradimento: il sangue ha intriso i vestiti della donna allaltezza del cuore.
UN DELITTO passionale, quello di Antonietta Romeom, dunque. Senza il percorso abituale dei femminicidi: lo stalking sotterraneo. O quanto meno senza procedimenti specifici per questo reato in capo a Iemma. Nessuna denuncia nei suoi confronti. Ci sono vicini di casa che asseriscono di aver notato in passato Antonietta con dei lividi. Ma non tracciano nessi causali.
SARZANA (La Spezia)
QUELLAVVISO a presentarsi in tribunale alla Spezia il 24 settembre prossimo per lavvio della causa di separazione giudiziaria promossa dalla moglie ha dato alimento al tarlo della gelosia che da mesi stava divorando la sua mente, già minata dalle complicazioni sorte nel lavoro, con limpresa edilizia individuale sempre più in affanno per la crisi. Un cocktail di ansia, rabbia e lesa onorabilità che, la sera di mercoledì, ha armato la mano di Salvatore Iemma, 48 anni, originario di Oppido Mamertina in provincia di Reggio Calabria, trasformandolo in assassino e da quel momento in ricercato, obiettivo di unimponente caccia alluomo, in fuga alla guida di una Mazda 3 nera. Una fuga che si è conclusa ieri sera intorno alle 22, quando luomo si è costituito nel carcere di Massa, accompagnato dal suo legale che mezzora prima aveva annunciato la decisione agli inquirenti. Subito i carabinieri gli hanno notificato lordine di custodia cautelare firmato dal gip Marta Perazzo su richiesta del pm Luca Monteverde. Un assassino senza pietà, Salvatore Iemma: non ha esitato a sparare alla moglie Antonietta Romeo, 40 anni, alla presenza del figlio di 15 anni, il più piccolo dei quattro avuti dalla donna (gli altri hanno 23, 18 e 17 anni) dopo il matrimonio risalente al 1992.
IL RAGAZZINO, a differenza dei fratelli, era nella dimora di via Turì 16 a Sarzana, che la donna aveva in parte trasformato in casa di riposo per anziani, dopo aver lasciato labitazione condivisa, fino a gennaio, col marito, a poche manciate di metri da lì. Gli anziani erano al piano terra e hanno solo avvertito gli spari provenienti dal piano superiore, nel quale luomo era entrato mandando in frantumi, a calci, il vetro della porta daccesso, rincorrendo la donna, incrociata nel giardino. Il piccolo ha visto ed è ora lunico testimone della tragedia. «Testimone oculare», dicono i vicini di casa. Ma gli inquirenti non si spingono a confermare la sua presenza al momento specifico dellesecuzione. Questione di tutela del minore, a lungo preso a verbale nella notte dal pm Monteverde che ha condotto linchiesta sviluppata sul campo dai carabinieri e ieri approdata alla positiva svolta. Di certo il delitto si è consumato nella stanza del piccolo. Dove nel frattempo è stata repertata unogiva, quella del proiettile sparato da una delle due pistole corte che Iemma deteneva col porto darmi. Quanti colpi ha sparato e dove hanno colpito la donna si potrà sapere dallautopsia affidata dal pm allanatomopatologa Susanna Gamba. È in programma domani. Ma già filtra un particolare che apre allipotesi del folle rituale per sanare il tradimento: il sangue ha intriso i vestiti della donna allaltezza del cuore.
UN DELITTO passionale, quello di Antonietta Romeom, dunque. Senza il percorso abituale dei femminicidi: lo stalking sotterraneo. O quanto meno senza procedimenti specifici per questo reato in capo a Iemma. Nessuna denuncia nei suoi confronti. Ci sono vicini di casa che asseriscono di aver notato in passato Antonietta con dei lividi. Ma non tracciano nessi causali.
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