Nina Fabrizio
ROMA
LA NOTIZIA

, tragica, è arrivata a Santa Marta ieri mattina alle prime luci dell’alba, con un telegramma. A informare Papa Francesco del gravissimo lutto che lo ha investito sono stati i suoi collaboratori: tre suoi parenti stretti, la moglie di un nipote e i suoi due figli piccoli, uno di appena otto mesi, sono morti in un incidente stradale avvenuto due notti fa in Argentina. In gravi condizioni si trova invece il marito della giovane donna e nipote diretto di Bergoglio, figlio del fratello Alberto, Emanuel Bergoglio, 39 anni. Francesco è rimasto fortemente scosso dalla perdita improvvisa, appresa all’indomani mattina del ritorno dalla Corea. «Profondamente addolorato», il Papa ha chiesto a quanti partecipano al suo dolore di unirsi a lui nella preghiera. E immediate sono arrivate tramite l’ambasciata in Vaticano le condoglianze del governo Kirchner e di tutta la nazione argentina mentre il cordoglio al Papa corre sui social network da tutto il mondo. Lo scontro mortale è avvenuto due notti fa, poco dopo la mezzanotte locale, nella provincia di Cordoba, 550 km a nord della capitale. La macchina, una Chevrolet spin, su cui viaggiavano i Bergoglio, ha tamponato un camion che trasportava mais. Valeria Carmona e suo figlio Josè sono deceduti sul colpo mentre il secondo figlio, Antonio, è spirato dopo il ricovero d’urgenza a un ospedale vicino. Il padre Emanuel, che era al volante, ha subito un’operazione ma la prognosi resta riservata.

EMANUEL

era figlio di Alberto, il più piccolo dei quattro fratelli del Papa, tutti scomparsi, tranne la sorella Maria Elena che è rimasta a vivere in un sobborgo di Buenos Aires. Francesco non ha visto quasi nessuno dei suoi familiari argentini da quando ha lasciato Baires alla volta di Roma per partecipare al conclave, uscendone incoronato.
Pensare, ricordavano ieri in Vaticano, che anche a loro Bergoglio aveva raccomandato di non spendere soldi per venire in Italia a trovarlo e si era «arrabbiato» quando solo alcuni di loro gli avevano disobbedito volando a Roma almeno per la messa di intronizzazione.