DIVERSE bombe da una tonnellata sganciate da un F16 israeliano su un edificio di Rafah hanno fulminato tre comandanti militari di Hamas. Sono Raed Attar, numero uno della Brigata locale e «regista» del sequestro del caporale Gilad Shalit, catturato nel 2006 e liberato nel 2011, Mohammed Abu Shmallah, capo delle Brigate Izz ad-Din al-Qassam nella parte meridionale della Striscia, l’uomo che a Gaza gestiva la fitta rete dei tunnel, e Mohammed Barhoum, alto ufficiale della Brigata di Rafah. Assieme a loro hanno perso la vita anche 5 civili. Sia l’esercito di Tel Aviv sia il controspionaggio interno, lo Shin Bet, hanno sottolineato con una nota l’importanza del blitz che avrebbe dimezzato il vertice dell’ala militare di Hamas. Senza contare la circostanza che le Brigate non hanno fornito alcuna prova del fatto che sia ancora in vita il loro comandante Mohammed Deif.
I RAID dei jet di Israele hanno ucciso ieri 27 palestinesi. Quattro partecipavano al funerale di abitanti uccisi nella notte. La tregua è stata interrotta martedì. Le vittime palestinesi da quel giorno sono 61. Da Gaza sono stati lanciati 223 razzi.Tre presunti collaborazionisti di Israele sono stati passati per le armi. Dall’inizio dei bombardamenti i caduti palestinesi sono 2078. Il capo politico Khaled Meshaal giura che Hamas «combatterà fino alla fine» e definisce la strage di bimbi palestinesi un «olocausto». Il giornale liberal
israeliano Haaretz annuncia come probabile un suo viaggio al Cairo nei prossimi giorni.

IL PREMIER

Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l’Isis e Hamas sono «due rami dello stesso albero». Mahmoud al-Zahar, uno dei capi politici del gruppo islamico, gli ha risposto che Hamas è «un movimento di liberazione nazionale che provvede a un popolo assediato». L’esercito di Tel Aviv ha richiamato diecimila riservisti. Nel kibbutz Nahal Oz un frammento di razzo ha ferito seriamente un uomo al torace. La polizia israeliana ha scoperto a Kyriat Gat un rifugio antimissile trasformato in casinò, con annessa piantagione di cannabis.
Lo.B.