NEW YORK
IRONIA
della sorte: il co-fondatore della ‘Ice Bucket Challenge’, il tormentone delle secchiate d’acqua a favore della Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, è morto annegato in Massachusetts.
Corey Griffin
(nella foto), 27 anni, sarebbe morto sabato scorso nella nota località turistica di Nantucket quando, in piena notte, si è tuffato in mare. Un testimone racconta che dopo essere entrato in acqua è tornato in superficie una prima volta, poi è finito nuovamente sott’acqua e non è più riemerso.
Il giorno precedente alla morte, Griffin aveva raccolto 100mila dollari per finanziare la lotta contro la Sla. Griffin aveva ideato l’Ice Bucket Challenge pro Sla nel 2012 per aiutare un amico a cui fu diagnosticata la malattia.

IN POCO


tempo, grazie anche alla Rete, l’evento è diventato virale. L’obiettivo è di raccogliere fondi per aiutare chi ne è colpito. Il suo gesto simbolo è la doccia con una secchiata di acqua gelata, le cui immagini hanno fatto il giro dei social network, ‘trascinando’ politici, vip, star e cantanti nell’ultima tendenza benefica del momento. Negli Stati Uniti, Paese da cui è partita la sfida, si sono cimentati i big del mondo della tecnologia, come Mark Zuckerberg, Bill Gates, Tim Cook, ma anche star internazionali, da Lady Gaga a Oprah Winfrey.
Potere anche del web, quest’anno la Als, l’associazione americana che l’ha promossa, ha comunicato di aver raccolto quasi 42 milioni di dollari in donazioni. Una cifra da capogiro considerando che lo scorso anno nello stesso periodo (29 luglio-21 agosto) erano stati raccolti appena 2,1 milioni di dollari. I fondi, spiega l’associazione, sono destinati all’assistenza dei pazienti di Sla e delle loro famiglie.
Solo su Facebook oltre 28 milioni di persone hanno partecipato alla conversazione sull’Ice Bucket Challenge e sono stati condivisi oltre 24 milioni di video delle ‘secchiate’.