Ettore Maria Colombo
ROMA
SONO

ben 1.424 su 5.264 (una su quattro, il 27%) le società partecipate da Enti locali in perdita, quelle che hanno un Roe (Return on Equity: calcola il rapporto percentuale tra risultato netto e mezzi propri, cioè l’importo di profitti o perdite per unità di capitale investito) nullo o negativo. Il dato, relativo al 2012, è contenuto in uno studio pubblicato sul sito (www.revisionedellaspesa.gov.it) del commissario alla spending review, Carlo Cottarelli.
Con una lunga serie di indici sull’efficienza delle partecipate, Cottarelli passa al setaccio le 5.264 società degli Enti locali che hanno, in totale, un patrimonio netto sopra i 200 miliardi, ma un reddito netto positivo di appena 3 miliardi. Una marea che non genera utili oppure è inattiva. «L’indice che misura l’efficienza delle partecipate — spiega Cottarelli — può costituire un importante stimolo al miglioramento delle attività di queste società, ma occorre interpretare tali indici con attenzione perché i risultati di un singolo anno possono essere influenzati da eventi straordinari». Resta che il numero delle partecipate con patrimonio «negativo o nullo» è di ben 143. E sono 1.075 le società i cui bilanci 2012 risultano
off limits persino a Cottarelli: nello studio sono indicate come società con «bilanci non disponibili». Queste hanno sede praticamente in tutte le regioni italiane: si va da aziende per il turismo ad associazioni per la formazione a consorzi per la tutela dei parchi. In aggiunta a questo dato, già inquietante di suo, ammontano a 86 le società partecipate per cui «i dati riportati nella banca dati del Tesoro non sono coerenti con quelli di altre banche date utilizzati per il controllo».

LE TRE

società col ‘rosso’ maggiore sono: l’immobiliare Cmv di Venezia (-20,3 milioni), la Fiera di Roma (-15,7 milioni) e la società di trasporti del Lazio Cotral (-14,9 milioni). E se, nel complesso, le partecipate sono 10mila circa, secondo lo stesso Cottarelli, emerge che esistono anche ben 1.242 società «non attive o in liquidazione». Si va dalla napoletana Arpac allo Zuccherificio di Termoli (Molise). Tra le società con patrimonio fino a 10mila euro risultano «non redditizie» ben 68 su 131 (più del 50%), tra quelle con patrimonio negativo compreso tra 10 e 100mila euro viaggiano in rosso in 337 su 1.182. Per le partecipate con patrimonio compreso tra 100mila e 1 milione di euro, le società in rosso sono 408 su 1.162 (di cui 408 con Roe zero) mentre tra quelle con patrimonio superiore a 1 milione hanno un Roe negativo in 612 su 2.290. Immediata la reazione di alcuni grandi sindaci italiani (di Milano, Pisapia, di Firenze, Nardella, e di Verona, Tosi) che, intervenendo al Meeting di Rimini, chiedono semplificazione e sfoltimento delle partecipate. Chissà se anche le loro.