Lorenzo Bianchi
GIULIA LATORRE
era tornata dall’India da due giorni. A New Delhi erano rimasti due figli più piccoli del padre Massimiliano, Noemi e Tommy, e l’attuale compagna del marò Paola Moschetti. La notizia è stata un colpo devastante per la ragazza, 20 anni, figlia di Mariella, la prima moglie del capo di prima classe della Marina. Lo sfogo è affidato al sito di Facebook intestato a Giulia Latorre (junior). Eccolo: «Si è vero mio padre sta in ospedale perché non sta bene e ha avuto una mancanza. Ma voi Italia di merda fateli stare un altro po’! Vi preoccupate di portare qui gli immigrati che bucano le ruote perché vogliono soldi e non vi preoccupate dei vostri fratelli che combattono per voi, e alcuni perdono la vita, Italia mi fai schifo.»

UNA REAZIONE

di getto e di cuore. Forse troppo per una ragazza che ha manifestato interesse per le Forze Armate. Giulia ha partecipato per ben 2 volte alla cosiddetta «mini naja» varata nel 2009 dal ministro della difesa dell’epoca Ignazio La Russa. Nel 2013 ha scelto il Reggimento San Marco, l’unità del padre. Nel 2014 ha optato per i parà della Folgore. Nel post successivo la parolaccia è sostituita da tre asterischi. Cambia anche l’ultima riga. «Complimenti Italia — è la nuova versione — ci state portando alla morte per tante cose».

NON È

la prima volta che arrivano dall’India notizie preoccupanti su Latorre. Nell’ottobre del 2012, secondo il Foglio, avrebbe accusato aritmie cardiache. Giulia continua gli aggiornamenti. Alle 11,20 pensa al suo viaggio recente: «Giusto due giorni che partono i figli succede questo. E l’Italia li lascia ancora lì a tal punto da farli ammalare bravi bravi!!!». La sua preoccupazione, comprensibile, è che ora il padre «debba restare molto là, mentre voi state a dire sempre le stesse cazzate, che lo porterete qui in Italia?».
La rete ribolle. Si accavallano commenti di tono opposto, da chi saluta i due «eroi» a chi se la prende con chi è accusato di aver «ammazzato due pescatori innocenti». Giulia reagisce: «Sapete solo offendere i marò, sapete solo sputare sui vostri fratelli italiani, e nonostante un militare sta male state lì ad offendere e chiamare assassino. I veri assassini e ignoranti siete voi che scrivete e pensate questo. Siete un popolo ignorante! Allora se succede qualcosa alle vostre famiglie o a voi non correte dai carabinieri, polizia visto che ce l’avete a morte con l’arma. Mi fate pena, persone senza cuore. Ora capisco perché dio si prende le persone buone: perché hanno cuore e su vuole solo gente che sappia amare l’altro. Ora chiunque disprezza e offende mio padre vi denuncio! Così la smettiamo!». La giovane Latorre se la prende con i mass media. Dice che scrivono di lei «solo cose negative». «Io — rincara — sono amareggiata dai giornalisti che invece di pubblicare cose positive e magari non sgradevoli state qui a vedere ciò che scrivo e a pubblicare solo ciò che vi conviene a voi, non perché sia dispiaciuta per mio padre. Complimenti a voi». Poco dopo le sedici Giulia posta quella che sembra una svolta positiva: «Mi ha chiamata papà poco fa, mi ha detto che sta meglio e che mi ama». Due cuoricini e faccina ridente. Fino all’ultimo post nel quale rivela l’ultimo guaio di ieri: «Ci mancava solo che dovessi fare l’incidente! Che dolore!». E intorno alle 20,30 annuncia: «Mi sto per cancellare da Facebook». E lo fa. Ma solo per un’ora.