Beatrice Bertuccioli
ROMA
L’EROINA

di ‘Hunger Games’ è abituata alle prove più difficili e pericolose ma non ci sta a vedere violata la sua intimità.
«È così dura vedere come la gente ti ruba la privacy», ha commentato su twitter la bella ventiquatrenne Jennifer Lawrence dopo la pubblicazione online, da parte di un hacker, di oltre sessanta sue foto in bikini e anche nuda. Ha fatto partire la denuncia e subito si è quindi messa in azione l’Fbi per indagare sul furto delle foto della Lawrence e di un centinaio di altre star di Hollywood pubblicate sui social media come Twitter, 4Chan e Reddit. Ma anche la Apple ha avviato un’inchiesta interna per capire se, e in che modo, il suo servizio di iCloud, il sistema della Apple che permette di archiviare dati e foto online, sia stato violato. Nel mirino sarebbe finita l’applicazione ‘Trova il mio iPhone’ in grado di rintracciare il dispositivo rubato, ma che non avrebbe sufficiente protezione contro gli hacker.
L’Fbi non ha rivelato quali azioni abbia intrapreso. «Il Federal Bureau è a conoscenza delle accuse riguardanti la violazione informatica e il rilascio illegale di materiale che coinvolge individui di alto profilo e sta affrontando la questione», si è limitata a dichiarare la portavoce dell’Fbi, Laura Eimiller. La portavoce dell’attrice, premio Oscar nel 2013 per ‘Il lato positivo’, ha messo in guardia: «Questa è una flagrante violazione della privacy. Le autorità sono state informate e perseguiranno chiunque posti foto rubate di Jennifer Lawrence». A sua volta la Apple attraverso il suo portavoce, Nat Kerris, assicura: «Prendiamo molto sul serio la riservatezza dei dati dei nostri clienti e stiamo investigando sul caso». L’accusa è ‘violazione informatica e rilascio illegale di materiale che coinvolge individui di alto profilo’. La Lawrence la più colpita, ma non la sola. Nel mirino, tra le altre, Kate Upton, Kim Kardashian, Rihanna, Hillary Duff, Winona Ryder. Alcune, come Ariana Grande e Victoria Justice, hanno detto che le loro foto pubblicate sono false, mentre l’attrice Kirsten Dust ha twittato, ironica: «Grazie iCloud».

IL TIMORE



di vedere violata la propria privacy è molto diffusa anche tra gli italiani attivi in Rete. Un sondaggio del Censis di circa un anno fa rivelava come ben otto italiani su dieci temano possibili truffe o violazioni della privacy online. E anche se oggi ci si domanda come sia stato possibile ‘hackerare’ le foto, gli esperti informatici ricordano: «Le foto eliminate dal telefonino, vengono comunque caricate nell’account di Cloud. Se vuoi che nessuno le veda, non farle».