Bruno Ruggiero
ROMA
DECINE di tassisti e autonoleggiatori italiani, provenienti per la maggior parte dal Veneto, ma anche da altre regioni settentrionali e, almeno in un caso, persino da Roma, sono stati sottoposti al fermo di polizia in Germania con laccusa di favoreggiamento dellimmigrazione illegale. Lultimo caso è quello del vicentino Alessio Tavecchio, di 45 anni, fornitore di «noleggio con conducente», fermato mentre trasportava a pagamento 10 profughi siriani con una monovolume grande. In carcere dal 22 luglio scorso, è in attesa di processo e ha potuto vedere una sola volta per pochi minuti la moglie e una sorella.
«Il fenomeno non è concentrato in questo periodo, ma diffuso negli ultimi mesi, a partire dallanno scorso», precisano al Consolato italiano di Monaco di Baviera, confermando le notizie trapelate recentemente anche da Padova e Brescia, che fra laltro hanno provocato lintervento dellAssociazione nazionale imprese trasporto viaggiatori (Anitrav).
IL MINISTRO Angelino Alfano. ieri a Berlino, ha assicurato alla giustizia tedesca «tutta la nostra cooperazione di polizia» per stroncare il traffico illegale di migranti dallItalia alla Germania. «Salutiamo con favore ogni iniziativa dellautorità giudiziaria tedesca che stronchi chiunque affronti tale traffico. E siamo pronti a ogni azione congiunta e comune per attenuare e risolvere il fenomeno», ha detto Alfano rispondendo a una domanda sugli arresti di tassisti e noleggiatori italiani in Germania. Intanto, la macchina giudiziaria tedesca ha cominciato a fare marcia indietro: sono decadute o sono state ritirate le accuse nei confronti dei tassisti padovani Marco Santi e Fabio Forin, fanno sapere gli avvocati difensori italiani. «Si tratta di persone che, spesso in buona fede, hanno accettato di accompagnare in autovettura delle persone che non erano residenti in Italia e quindi non si potevano avvalere del sistema Schengen (sulla libera circolazione dei cittadini in Europa, ndr), dicono dalla rappresentanza consolare. «Non è obbligatorio sapere chi portiamo ribatte Pierpaolo Campagnolo, presidente dalla Cooperativa Tassisti Vicentini . Quando il cliente è presentabile e paga, nessuna legge ci impone di chiedergli lidentità».
Intanto lItalia, dopo lappoggio della Francia, incassa anche quello della Germania per loperazione Frontex plus, il nuovo programma a guida Ue che punta al controllo delle frontiere e dovrebbe sostituire, da novembre, la campagna straordinaria Mare nostrum sullassistenza operativa ai migranti che vede impegnata la Marina militare italiana. Lannuncio è arrivato dopo lincontro tra Alfano e il suo omologo tedesco Thomas de Maiziere.
LOBIETTIVO dovrebbe essere quello di avere a disposizione, per pattugliare il Mediterraneo, almeno 10 navi e 4 aerei. Alfano ha commentato: «Cè il sostegno da parte della Germania a Frontex Plus, è il riconoscimento del grande impegno italiano. LEuropa torna a presidiare la sua frontiera nel Mediterraneo». Il ministro tedesco ha riconosciuto che «lItalia sopporta il peso maggiore e ha bisogno dappoggio». «Ci possiamo lanciare accuse per guadagnare consensi ha aggiunto de Maiziere , ma ciò non porta a nessun risultato, soprattutto nei rapporti tra Italia e Germania».
ROMA
DECINE di tassisti e autonoleggiatori italiani, provenienti per la maggior parte dal Veneto, ma anche da altre regioni settentrionali e, almeno in un caso, persino da Roma, sono stati sottoposti al fermo di polizia in Germania con laccusa di favoreggiamento dellimmigrazione illegale. Lultimo caso è quello del vicentino Alessio Tavecchio, di 45 anni, fornitore di «noleggio con conducente», fermato mentre trasportava a pagamento 10 profughi siriani con una monovolume grande. In carcere dal 22 luglio scorso, è in attesa di processo e ha potuto vedere una sola volta per pochi minuti la moglie e una sorella.
«Il fenomeno non è concentrato in questo periodo, ma diffuso negli ultimi mesi, a partire dallanno scorso», precisano al Consolato italiano di Monaco di Baviera, confermando le notizie trapelate recentemente anche da Padova e Brescia, che fra laltro hanno provocato lintervento dellAssociazione nazionale imprese trasporto viaggiatori (Anitrav).
IL MINISTRO Angelino Alfano. ieri a Berlino, ha assicurato alla giustizia tedesca «tutta la nostra cooperazione di polizia» per stroncare il traffico illegale di migranti dallItalia alla Germania. «Salutiamo con favore ogni iniziativa dellautorità giudiziaria tedesca che stronchi chiunque affronti tale traffico. E siamo pronti a ogni azione congiunta e comune per attenuare e risolvere il fenomeno», ha detto Alfano rispondendo a una domanda sugli arresti di tassisti e noleggiatori italiani in Germania. Intanto, la macchina giudiziaria tedesca ha cominciato a fare marcia indietro: sono decadute o sono state ritirate le accuse nei confronti dei tassisti padovani Marco Santi e Fabio Forin, fanno sapere gli avvocati difensori italiani. «Si tratta di persone che, spesso in buona fede, hanno accettato di accompagnare in autovettura delle persone che non erano residenti in Italia e quindi non si potevano avvalere del sistema Schengen (sulla libera circolazione dei cittadini in Europa, ndr), dicono dalla rappresentanza consolare. «Non è obbligatorio sapere chi portiamo ribatte Pierpaolo Campagnolo, presidente dalla Cooperativa Tassisti Vicentini . Quando il cliente è presentabile e paga, nessuna legge ci impone di chiedergli lidentità».
Intanto lItalia, dopo lappoggio della Francia, incassa anche quello della Germania per loperazione Frontex plus, il nuovo programma a guida Ue che punta al controllo delle frontiere e dovrebbe sostituire, da novembre, la campagna straordinaria Mare nostrum sullassistenza operativa ai migranti che vede impegnata la Marina militare italiana. Lannuncio è arrivato dopo lincontro tra Alfano e il suo omologo tedesco Thomas de Maiziere.
LOBIETTIVO dovrebbe essere quello di avere a disposizione, per pattugliare il Mediterraneo, almeno 10 navi e 4 aerei. Alfano ha commentato: «Cè il sostegno da parte della Germania a Frontex Plus, è il riconoscimento del grande impegno italiano. LEuropa torna a presidiare la sua frontiera nel Mediterraneo». Il ministro tedesco ha riconosciuto che «lItalia sopporta il peso maggiore e ha bisogno dappoggio». «Ci possiamo lanciare accuse per guadagnare consensi ha aggiunto de Maiziere , ma ciò non porta a nessun risultato, soprattutto nei rapporti tra Italia e Germania».
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