dall’inviato Gilberto Dondi

Savelletri di Fasano (Brindisi), 6 settembre 2014 - Sfatiamo subito un mito: la sposa non è arrivata sul dorso di un elefante. In effetti l’elefante c’era, con tanto di splendida bardatura, ma la sposa ha raggiunto il suo consorte su una pedana mobile a forma di conchiglia, sotto un tripudio di coriandoli lilla (VIDEO). Sfatiamo un altro mito: non c’era alcun divieto per gli ospiti di usare i cellulari o le macchine fotografiche, infatti stavano tutti con il loro bel telefonino in mano a scattare e scattare. L’ha potuto verificare di persona il vostro cronista, che grazie a un colpo di fortuna è riuscito a superare il cordone di sicurezza e a entrare nella blindata Masseria San Domenico per le "nozze dell’anno", quelle che hanno portato il dorato mondo di Bollywood a Savelletri di Fasano, piccola ma meravigliosa perla incastonata nel Salento. Ritika Agarwal, figlia del magnate dell’acciaio Pramod, fasciata in uno sfavillante sari rosso, ha detto "sì" al suo Rohan Mehta al termine di tre giorni di festa costati qualcosa come dieci milioni di euro. Ieri c’è stato l’evento clou intitolato 'The alchemy of love', in puro stile indiano, con musiche a tema e sari sfoggiati in gran quantità (FOTO).

Ottocento ospiti venuti da mezzo mondo, decisamente facoltosi tanto che si vocifera ci fosse circa il 20% del Pil dell’India. Una cerimonia lussureggiante, con acrobati variopinti, animali, drappeggi ovunque e perfino un drone a riprendere tutto dall’alto. Forse un po’ kitsch, ma la macchina organizzativa è stata perfetta. Dopo l’arrivo degli sposi, poco prima delle 19, si è svolta la vera e propria cerimonia sotto un grande gazebo, poi il banchetto luculliano a base di tipici piatti indiani. Quindi tutti con il naso all’insù per lo spettacolo pirotecnico che ha infiammato la notte e che si vocifera sia costato trecentomila euro. Una meraviglia da restare a bocca aperta. Infine via alle danze fino all’alba, ma senza Shakira.

Oggi del dorato mondo di Bollywood non ci sarà già più traccia. I tre resort di lusso che hanno ospitato gli invitati hanno già voltato pagina. Si riprende la vita di sempre. E il paese di Fasano non fa polemiche, anzi è tutto sommato felice per questo matrimonio che ha fatto parlare di Savelletri il mondo. Le polemiche per i due marò italiani, residenti a due passi da qui e ancora detenuti in India, non hanno attecchito.

"Sono due cose separate - dice sconsolato il sindaco Lello Di Bari, l’unico fasanese invitato e oggetto di insulti e minacce -. Io sono sempre stato solidale con i marò, ma qui si tratta di un imprenditore privato che nulla ha a che fare con il governo indiano. Venne qui in vacanza 4 anni fa e la figlia si innamorò del posto tanto che promise di venire qui a sposarsi. Hanno portato ricchezza per tutto il territorio».

In effetti in paese c’è chi ha fatto affari d’oro, come i caseifici (migliaia di litri di latte e mozzarelle a volontà), gli autonoleggi, i manovali. Ma c’è anche chi, come i negozi normali del corso Garibaldi di Fasano o del lungomare di Savelletri che gli invitati non li hanno praticamente visti. Niente dollari indiani per loro. Ciò nonostante, sono contenti. "Prima eravamo noti per il contrabbando, almeno adesso siamo famosi per altro", dice un barista.

Chi ha beneficiato delle nozze, grazie alla sua abilità lunga diciotto generazioni, è Franco Fasano della Fasano Ceramiche di Grottaglie. È stato lui a creare i meravigliosi pomi ricoperti d’oro regalati come bomboniere dagli sposi. Non solo, ha anche fornito pentole, piatti di ogni forma e colore usati dagli chef per cucinare. "Abbiamo lavorato due mesi, dicendo addio alle ferie, ma ne è valsa la pena", dice Fasano.