{{IMG_SX}}Sanremo, 29 febbraio 2008 - La febbre non ha fermato Pippo Baudo. Nonostante abbia passato tutta la giornata in albergo per il raffredore, il presentatore è entrato in scena insieme a Bianca Guaccero e Andrea Osvart, mentre Piero Chiambretti ha cominciato dalla sala stampa da dove ha condotto lo scorso anno una fortunata edizione del Dopofestival, intervistando il giornalista Paolo Zaccagnini. Il terribile Pierino ha ironizzato sul destino professionale di Baudo dicendogli ''preparati a fare le valigie''. Ad aprire la finale del girone giovani sono stati i 'Sonohra' con il brano 'L'amore'.

 

I SUPEROSPITI

Giorgia, prima superospite della serata, ha portato un lampo di grande musica all'Ariston, facendo finalmente suonare l'orchestra come dovrebbe, con arrangiamenti pieni di swing ed eleganza. Accolta con grande affetto ed evidente simpatia da Chiambretti e Baudo, sorridente ed allegra, ha prima cantato solo al piano. E poi, il brano che l' ha fatta conoscere proprio sul palco dell'Ariston dove poi ha vinto nel '95 con 'Come saprei'. Il primo brano è stato un classico di George Ira Gershwin, 'The man I love', poi una versione blues di 'Se stasera sono qui', uno dei titoli storici della canzone italiana. ''Stasera anche il sindaco sembra Cole Porter'', ha commentato Piero Chiambretti. La conclusione del set con 'La La Song' dall'ultimo album 'Stonata'.

 

Subito dopo è toccato a Jovanotti, che ha sceso la scala senza pronunciare una parola e ha intonato subito 'Fango' con quel suo continuo battito ripetuto attraverso il tambureggiante 'Io lo so che sono solo'. Ad accompagnarlo Ben Harper rappresentante della tradizione soul blues americana che ha suonato una chitarra blues del 1920 e che poi ha interpretato un suo brano 'Life is too short'.


Successivamente sono 'passati' alcuni frammenti, quelli più significativi della storia di Lorenzo Cherubini: sullo schermo sono passati il suo esordio, il frammento di una trasmissione con Celentano, e infine il duetto con Pavarotti. L'ultima canzone di Jovanotti ha chiamato larghi applausi con quel suo 'A te', una straordinaria dichiarazione d'amore in musica.

 

LORENZO E LA LIBERATORIA

Jovanotti ha firmato, anche se controvoglia, la liberatoria sulla par condicio. Altrimenti non si sarebbe potuto esibire al Festival di Sanremo. Ma proprio sul palco dell'Ariston il cantante ha precisato di avere preteso una postilla, e cioè una frase aggiuntiva dove si sottolinea l'inutilità di tale liberatoria. E poi, per dimostrare la sua tesi, ha cominciato ad elogiare Barack Obama dicendo: "Dovremo votarlo anche noi". Obama è diventato così il cavallo di Troia per irridere la liberatoria richiesta dalla Rai. "Ben Harper - ha aggiunto il cantante - è un sostenitore di Obama che rappresenta una grande novità ed e un'indicazione per il futuro. E' un grande segno di cambiamento. E' poco più alto di te, Baudo". "Allora posso concorrere anch'io", dice il conduttore e il cantautore risponde: "Io ti vorrei, sappilo". 

 

Fuori programma provocato da Piero Chiambretti che, informatissimo sulla biografia del cantante, gli ha chiesto: ''so che sei stato in un bagno dello stadio di San Siro insieme a Berlusconi. Arriva al lavandino?''. ''Non lo so - ha risposto Jovanotti - perché abbiamo fatto pipì ma lui non si è lavato le mani''.

 

DOPPIO DISCO DI PLATINO

Una Fiorella Mannoia con abito lungo e tacchi alti è stata la terza superospite. La cantante si è esibita con 'Sally' per poi continuare con un accenno del suo successo sanremese 'Quelle che le donne non dicono". Baudo le ha consegnato il doppio disco di platino per il doppio best 'Canzoni nel tempo'.

 

La Mannoia ha proseguito con il brano di Sergio Endrigo 'Io che amo solo te', che ha ispirato un videoclip originale con un cast di numerosi attori - tra cui Raoul Bova, Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti - proiettato durante la sua esibizione. Nel ricevere i fiori da Pippo Baudo, ha esclamato: "Non credevo, ma Sanremo è sempre una grande emozione". 

 

La scaletta è stata arricchita anche da Leona Lewis, star del nuovo soul inglese, con il pezzo che l'ha resa famosa, Bleedin' love, e dalla compagnia di ragazzini 'tap dancer', i Children Tappers.

 

MORANDI SUPERSTAR

Come prevedibile Gianni Morandi ha conquistato Sanremo dove è passato tante volte in gara. Quarto superospite a presentarsi sul palco, ha proposto anche una sua versione di 'Che sarà', il pezzo cantato da José Feliciano e i Ricchi e Poveri che ha fatto il giro del mondo, per concludere con 'Uno su mille'. Al termine Piero Chiambretti si è inginocchiato di fronte al cantante urlando di non essere degno di lui. Il cantante, accettando il gioco, si è inginocchiato anche lui prestandosi a un siparietto comico.

 

NON SOLO 'BEAT GENERATION'

A mezzanotte e quaranta, poi, sono arrivati i Pooh ed è stato ancora show. In forma spettacolare hanno interpretato in un medley la loro storia: 'Amici per sempre', 'Pensiero', 'Tanta voglia di lei', 'Chi fermerà la musica', 'Dimmi di sì', 'Uomini soli.' Per ultimo 'La Casa del sole' estratto dal nuovo disco 'Beat Regeneration', un omaggio ai quei complessi della generazione beat che non sono riusciti a essere longevi come loro.

 

PREMIO CITTA' DI SANREMO

Il Premio Città di Sanremo è andato al musicista Nicola Piovani, Premio Oscar per la colonna sonora del film di Roberto Benigni "La vita è bella". "Sono onorato di ricevere questo premio - ha detto il musicista - perché ho un debole per i riconoscimenti, perché mi ha dato la possibilità di salire su questo palco e perché lo scorso anno è stato consegnato al grande maestro Armando Trovajoli". Ma prima di ricevere il premio, Piovani ha proposto al pianoforte "Il pianino delle meraviglie", tratto da un film dei fratelli Taviani, "La vita è bella" e "Quanto t'ho amato". Mettendosi davanti al piano ha dato il via al maestro Pippo Caruso e si è lasciato sfuggire un "a quest'ora".

 

IL RITORNO DELLA BERTE'

Loredana Berté ha duettato di nuovo con Ivana Spagna prima della proclamazione dei vincitori della sezione Giovani. Il look, di entrambre ricordava quello di Madonna prima maniera, ai tempi di 'Cercasi Susan disperatamente'. Ricevendo il premio vinto da Mia Martini nel 1982 e poi quello speciale della città di Sanremo la Bertè si è commossa così come Ivana Spagna. "Questo Sanremo lo volevo cosi, semplice", ha detto Loredana ma poi non ha resistito e ha aggiunto, guardando la coppa: "mi si era rotto il piatto".

 

I VINCITORI

I nomi dei vincitori della sezione Giovani sono arrivati solo dopo 1.30 del mattino. A trionfare sono i Sonohra con il brano 'L'amore'. Al secondo posto La Scelta con 'Il nostro tempo' e al terzo Jacopo Troiani con 'Ho bisogno di sentirmi dire ti voglio bene'. Il gruppo dei Frank Head, con la canzone Para para' ra rara, ha vinto il premio della critica Mia Martini (sezione Giovani).