{{IMG_SX}}Parigi, 9 marzo 2008  - "Il mio lavoro è creare delle opportunità, quelle che la mia Italia è riuscita ad avere. Potevamo fare qualcosa in più, c'è mancata almeno un'altra meta, come successe in Galles". Nick Mallett ha ancora negli occhi la marcatura fallita d'un soffio da Canale, fotocopia di quella mancata a Cardiff, emblema di un'Italia che non è mai baciata da eccessiva fortuna.

 

Nonostante la sconfitta con la Francia, la quarta consecutiva nel Sei Nazioni, il ct azzurro fa comunque i complimenti ai suoi ragazzi: "Sono molto orgoglioso per come hanno giocato a rugby - ha sottolineato il coach anglo-sudafricano a La7 - sia in difesa che in attacco. Sapevamo che questo Sei Nazioni sarebbe stato difficile, con tre partite in trasferta".

 

Per evitare il cucchiaio di legno, l'Italrugby deve necessariamente battere sabato prossimo al Flaminio la Scozia, vincente ieri sull'Inghilterra: "Rispetto a loro avremo un giorno in meno per recuperare - ha concluso Mallett - Ai ragazzi ho detto di preparare tranquillamente questa gara che vale tantissimo".

 


"Abbiamo giocato una buona partita ma, come dissi al termine del match con l'Inghilterra, non vogliamo più queste sconfitte. Vogliamo vincere".

 

Martin Castrogiovanni è stufo di ko onorevoli dell'Italia, ancora alla ricerca del primo successo nel Torneo. "È brutto perdere per dei nostri errori - ha detto il pilone azzurro - e avrei preferito non realizzare le tre mete italiane in trasferta in cambio di una vittoria.  Ora però siamo pronti per il prossimo incontro: abbiamo solo cinque giorni per recuperare ma vogliamo battere la Scozia innanzitutto perchè lo meritano i nostri tifosi. E poi, farei di tutto per evitare il cucchiaio di legno". "Dopo il passo falso di Cardiff, ci siamo ripresi".

 

Mirco Bergamasco prova a tirare su il morale dell'Italrugby. "Sapevamo che serviva una prestazione valida per ritrovare la fiducia e affrontare sabato prossimo la Scozia - ha sottolineato l'azzurro - Ancora una volta siamo stati vicini alla vittoria ma c'è sfuggita per un errore. È vero, ho salvato una meta ma poi ho commesso uno sbaglio grossolano che ha pagato tutta la squadra".