Sanremo, 19 febbraio 2010 - Anche la terza serata del Festival firmato Antonella Clerici supera la prova Auditel , aggiudicandosi uno share del 46%. Sono stati 10.050.000 gli spettatori che hanno seguito la kermesse dedicata allo spareggio per il ripescaggio dei big e all’omaggio ai 60 anni del Festival da parte di otto grandi interpreti della canzone italiana. L’analogo dato dello scorso anno fu di 9.120.000 spettatori e del 47,17% di share.

 

GIOVANI E RIPESCAGGI. Sono stati proprio i cinque big eliminati e l'omaggio alla musica italiana con grandi interpreti i protagonisti della terza giornata di festival. A farne le spese, però, sono i giovani costretti a cantare oltre la mezzanotte, tanto che l'esibizione dal vivo della quindicenne Jessica Brando è saltata in ossequio alla legge sui minori in tv. La giovanissima, promossa ugualmente alla finale della sua categoria, è andata in onda con un video registrato durante le prove. A passare il turno anche Toni Maiello, ex talento di 'X Factor'.

 

Alla fine, tra i big, sono stati riammessi in gara Valerio Scanu e il trio composto da Pupo, dal principe Emanuele Filiberto e dal tenore Luca Canonici. Decisione, questa, che non è stata gradita dal pubblico in sala: tanti sono stati i fischi e i cori di protesta all'Ariston.

 

LA CRONACA. La serata si apre subito con gli esclusi che cercano di conquistare un posto per la finale. Inizia Toto Cutugno, che canta la sua 'Aeroplani' con Belen Rodriguez fasciata in un abito nero. Tocca poi al trio Pupo-Emanuele Filiberto con il tenore Luca Canonici in 'Italia amore mio', accompagnato dalle Divas.

 

Quindi è la volta di Valerio Scanu che duetta con l'amica di 'Amici' Alessandra Amoroso in 'Per tutte le volte'. Il duo dei Sonohra sceglie invece Dodi Battaglia per il loro 'Baby', mentre Nino D'Angelo con Maria Nazionale aggiungono un ulteriore tocco folk a 'Jammo Ja' con Ambrogio Sparagna all'organetto e l'ensemble 'Le voci del Sud' che provengono da tutte le regioni del Meridione.  

 

In attesa del giudizio combinato di televoto e Orchestra Sanremo Festival all'Ariston si celebra la festa per i sessant'anni della kermesse. L'omaggio comincia con Elisa, che porta sul palco 'Luce', il brano che le fece vincere l'edizione del 2001, e rivisita il successo di Sergio Endrigo 'Canzone per te'. Con un look alla Tom Waits, con cappellaccio e gilet, la sua band sul palco e 41 ballerini, Elisa poi propone un medley con 'Ti vorrei sollevare', 'Anche se non trovi le parole' e 'Your manifesto'.

 

La staffetta tra i grandi nomi della musica italiana prosegue con Fiorella Mannoia, che interpreta 'E se domani' (Sanremo 1964) da Fausto Cigliano e iventata un classico di Mina. La Mannoia la rilegge con il suo tipico stile di voce preferita dai cantautori per poi agganciarsi al presente con 'Estate' dei Negramaro.

 

Il testimone passa a Miguel Bosè, che celebra la storia di Sanremo riproponendo 'Non ho l’età', il titolo che nel 1964 portò alla vittoria una sedicenne Gigliola Cinquetti. Il cantante italo-spagnolo chiude il suo mini show con 'Por ti', uno dei titoli del suo repertorio recente.

 

Segue il debutto sul palco dell’Ariston di Edoardo Bennato che rende omaggio a Luigi Tenco con 'Ciao amore ciao' e poi intona un medley di tre suoi successi: 'Un giorno credi', 'Il rock di Capitan Uncino' ed 'È lei'.

 

Lunga standing ovation per l'esibizione di Massimo Ranieri, che sceglie invece 'Io che non vivo senza te' e poi propone uno dei suoi classici con i quali trionfò al festival, 'Perdere l’amore'.

 

Dal fondo del palco entra Carmen Consoli che canta 'Mandami una cartolina', la canzone del suo ultimo album dedicata al padre scomparso da poco. Quindi la 'cantantessa' accenna a cappella 'Un amore di plastica', poi si esibisce in 'Grazie dei fiori' ("la mia canzone preferita di Sanremo") e, sul finale, accoglie l’interprete che con quel brano vinse il primo festival: Nilla Pizzi, alla quale viene consegnato il Premio Città di Sanremo.

 

La carrellata delle ‘leggende' festivaliere prosegue con Riccardo Cocciante che celebra Modugno cantando 'Nel blu dipinto di blu', poi esegue il brano con cui vinse il festival ‘Se stiamo insieme' e, infine, porta sul palco un assaggio della sua opera pop 'Giulietta e Romeo'.

 

E' po la volta di Francesco Renga. Tenore e papà scatena l’ugola su due classiconi: 'La voce del silenzio', che a Sanremo fu portata da Tony Del Monaco e Dionne Warwick, e 'L’immensità', che all’epoca era cantata dalla coppia Don Backy-Johnny Dorelli. Inevitabile la citazione di 'Angelo', il pezzo con cui ha vinto nel 2005, che è stato scritto per sua figlia e per l'occasione dedicato a Maelle, la figlia di Antonella Clerici.

 

Infine duetto-omaggio a Mia Martini di Fiorella Mannoia ed Elisa, che cantano ‘Almeno tu nell’universo’, basato sul contrasto di stili tra i toni più riflessivi della prima e l’acrobatica originalità della seconda.

 

E' già passata la mezzanotte ma non è ancora finita. Antonella Clerici chiude il televoto per i big e dà il via alla sfida della categoria giovani. Salta l'esibizione live della quindicenne Jessica Brando, sostituita dal video delle prove. Poi tocca a Nicolas Bonazzi, La fame di Camilla, Tony Maiello e Romeus. In finale finiscono proprio la giovanissima interprete e l'ex di 'X Factor'.

 

Infine arriva il tanto atteso verdetto per i big: sono Valerio Scanu e il trio con Pupo ed Emanuele Filiberto. Applausi per il primo, tanti fischi e proteste per gli altri.