Milano, 20 settembre 2010 - Ancora un processo vedrà Fabrizio Corona come protagonista, a novembre: la celebre conduttrice Simona Ventura, con cui aveva già avuto dissapori in passato, ha querelato il 'fotografo dei vip' per un'affermazione 'subdola e minacciosa', riportata sulla rivista 'Chi' di Alfonso Signorini (anche lui imputato nel processo per omesso controllo in qualità di direttore).

Oggi il gup di Milano, Nicola Clivio, accogliendo la richiesta del pm Giancarla Serafini, ha mandato Corona e Signorini a giudizio davanti alla settima sezione penale. L’accusa si riferisce a una ‘’lettera aperta’’ indirizzata da Corona alla conduttrice tv e pubblicata il 26 agosto scorso su ‘Chi’, ‘’due settimane dopo - come precisava il settimanale - la lite con la Ventura a Porto Cervo’’, di cui si erano occupate alcune riviste di gossip.

Fabrizio scriveva: "Quanti pranzi e quante cene abbiamo condiviso in dodici anni di frequentazione che entrambi abbiamo avuto con Lele Mora? Potrei scrivere un libro sulla ‘Simona segreta’ e tu lo sai bene, molto bene. E anche Lele potrebbe farlo’’. Secondo l'accusa della Ventura, tale frase legittimerebbe il lettore a pensare 'le peggiori cose possibili' su di lei, "professionista che cerca di fare al meglio il proprio lavoro". Un lavoro che, per essere svolto nel migliore dei modi, va impostato sul rispetto reciproco con il pubblico che segue questa conduttrice da anni.