Milano, 21 settembre 2010 - "Abbiamo saputo della morte di nostra zia dalla tv: da tempo a noi nipoti, che le siamo sempre stati tanto vicino, veniva impedito di vederla". A dirlo è Virginia Vianello, la nipote di Raimondo, parlando anche a nome degli altri parenti. Era stata lei a occuparsi del funerale dello zio, del quale aveva seguito gli ultimi giorni di vita, e tenendo i contatti con i giornalisti.

"Da tempo non riuscivano più a metterci in contatto con lei perché ogni volta che telefonavamo o cercavamo di andarla a trovare, i domestici filippini o chi per loro ci dicevano che non era possibile - ha aggiunto sconvolta e tra le lacrime all'Ansa -. Ogni scusa era buona: stava dormendo, non stava bene, era uscita".

"Io sono riuscita a vederla l’ultima volta durante uno dei suoi ricoveri a San Rossore - ha raccontato ancora la nipote -. Sono andata a trovarla il clinica, stava male ma abbiamo parlato tanto e mi ha detto: 'voglio venire a stare con te a Roma'".

L'ultima a vederla un mese fa è stato invece il cugino Edoardo. "E’ riuscito ad entrare in casa - ha detto Virginia - l’ha trovata molto sciupata, non mangiava quasi più", ha proseguito.

"Non sappiamo spiegarci perché ci siamo trovati in questa situazione e non vogliamo accusare nessuno", ha detto ancora Virginia ripetendo di parlare a nome di Valerio, Edoardo, Andrea Vianello e degli altri parenti. "Noi eravamo la famiglia di zia Sandra perché lei aveva dei parenti ma alla lontana e con i quali non manteneva più rapporti da anni - ha aggiunto - Invece nessuno ci ha fatto neppure sapere che nostra zia era stata ricoverata in ospedale".

Come non bastasse, Virginia ha aggiunto: "Non è mai stata formalizzata nessuna adozione nei confronti dei domestici filippini e lo hanno riconosciuto anche loro in una recente intervista".

"Non mettiamo in dubbio ciò che quella famiglia ha fatto per i nostri zii - hanno aggiunto i nipoti - Sia zio Raimondo che zia Sandra erano molto affezionati a loro, i due domestici e i loro figli, soprattutto il più piccolo, Raymond, che era praticamente nato in casa, ma e’ stato accertato che non c’è stata alcuna adozione".

Secondo quanto riferito da un altro conoscente dopo la morte è stato trovato un testamento di Raimondo che lasciava tutti i suoi beni alla moglie Sandra. Non è stato ancora accertato invece se la vedova, a sua volta, abbia lasciato un testamento.

Oltre ai beni patrimoniali, come il lussuoso appartamento con piscina nella residenza Acquario a Milano 2, c’e’ in ballo tutta la gestione dei diritti di immagine.