Milano, 9 novembre 2012 - A 50 anni di distanza dalla nascita (1 novembre 1962) l’enigma di Diabolik resiste immutabile. Perché diavolo un tizio in calzamaglia nera, che uccide senza pietà per rubare gioielli e denaro, sia diventato un eroe amato da generazioni di italiani, resta un mistero. Ma è ancora più un mistero che possa diventarlo per americani, francesi e tedeschi che di Diabolik non sanno nulla. Eppure, per la superproduzione “Diabolik” che si inizierà a girare l’anno prossimo, Sky ha già ricevuto offerte da mezzo mondo. Sky prevede di girare 13 episodi che vedranno un Diabolik attualizzato: lasciata in garage la mitica Jaguar E Type, preferirà usare un modello più recente, ma della stessa marca.

 Abbonderanno anche i gadget elettronici, che invece ancora oggi nel fumetto latitano. Ci sarà invece, e come potrebbe non essere così, la fida Eva Kant, come ci sarà Clerville, che verrà costruita con un puzzle di pezzi di varie città europee. Il cast è ancora tutto da decidere: molto dipenderà dagli accordi di coproduzione che saranno raggiunti. Il progetto televisivo è stato presentato ieri a Milano all’interno della mostra, realizzata al Museo della Scienza e della Tecnologia, dedicata ai 50 anni di Diabolik.
Nils Hartmann, responsabile della produzione Sky, incontrando i giornalisti ha anticipato che le storie attingeranno da quelle pubblicate sugli albi.

«Occorrerà però lavorare molto sui personaggi che nei fumetti sono giocoforza bidimensionali». Gli appassionati possono temere uno stravolgimento dell’amato antieroe, ma a vegliare sulle sceneggiature ci sarà Mario Gomboli, erede delle leggendarie creatrici, le sorelle Angela e Luciana Giussani. «Per contratto mi sono riservato il diritto di veto», sottolinea, «avevo già detto di no a Rai e Mediaset. Con Sky invece credo che faremo un buon lavoro rispettando il personaggio». Negli anni Diabolik ha subito una lenta trasformazione. Da assassino di ricchi nobili di Clerville, oggi è passato ad uccidere soprattutto trafficanti di droga e, in un episodio in preparazione, anche un politico corrotto. Nessuna meraviglia se poi il pubblico si entusiasma.
 

di Piero Degli Antoni