Roma, 2 marzo 2013 - E’ morto qualche giorno fa a Roma, a 95 anni, il maestro Armando Trovajoli, autore di brani celebri come ‘Roma nun fa la stupida stasera’ e delle colonne sonore di oltre 300 film. Solo oggi ne dà notizia la moglie, Maria Paola. ‘’Ho rispettato fino all’ultimo le volontà di un uomo schivo, che non amava presenzialismi, nè applausi. Sarà cremato’’.

Trovajoli era nato a Roma il 2 settembre del 1917. ‘’Ha lavorato fino all’ultimo giorno- racconta la vedova- la sua ultima commedia, la trasposizione per il teatro della Tosca di Gigi Magni, è ancora sul suo pianoforte". Nella sua lunghissima carriera ha suonato con i più qualificati jazzisti del mondo (Duke Ellington, Louis Armstrong, Miles Davis, Chet Baker, Stephan Grappelli, Django Reinhardt e altri). Poi, accanto al jazz, si è dedicato al cinema (firmando, tra le altre, le colonne sonore per Riso amaro, Un giorno in pretura, La ciociara. C’eravamo tanto amati, Profumo di donna, Una giornata particolare) e alla commedia musicale grazie alla lunga collaborazione con Garinei e Giovannini. Tra le sue canzoni più celebri anche ‘’Aggiungi un posto a tavola’’.

COMMOZIONE SUL WEB - “In cielo hanno aggiunto un posto a tavola” per il Maestro. E’ uno dei tanti commenti di affetto, tra post e tweet, appena diffusa la notizia della morte del maestro Armando Trovajoli. Personaggi famosi e persone comuni in pochi minuti hanno lanciato in Rete: parole di solidarietà, ricordi, video dei suoi brani. Un gesto di vicinanza per il compositore italiano che nella sua lunghissima carriera artistica ha alternato l’attività nel jazz e nella musica leggera.

Ha suonato con i grandi jazzisti (Duke Ellington e Louis Armstrong, Miles Davis solo per citarne alcuni), ha composto le colonne sonore di registi come Vittorio De Sica, Dino Risi, Luigi Magmi, Ettore Scola. Tra i film, “Riso Amaro”, “Un giorno in pretura”, “La ciociara”, “C’eravamo tanto amati”, “Profumo di donna”... Tra le canzoni di musica leggera si ricordano “Roma nun fa’ la stupida stasera”, “Che m’e’ ‘mparato ‘a fa” e “Aggiungi un posto a tavola”. Quest’ultima per l’omonimo musical di Garinei e Giovannini, con i quali ha collaborato anche per “Rugantino”.

IL SINDACO ALEMANNO - "Apprendo con dolore della scomparsa del maestro Armando Trovajoli. Oggi la voce di Roma è più spenta. Il nome di Trovajoli rincorre e si intreccia con la storia del cinema italiano e con quella della musica. A partire da ‘Roma nun fa’ la stupida stasera’ fino alle colonne sonore di decine di film, le note di Trovajoli hanno accompagnato la vita di ciascuno di noi: e’ sufficiente andare a riguardare la quantita’ di film che il maestro ha musicato per capirne l’importanza e la sua quotidiana frequentazione con tutti. Alla famiglia del maestro si stringe l’affetto dell’intera città". Lo afferma in una nota il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

DORELLI - "Un uomo fantastico, molto colto, un grande musicista, compositore e anche un grande pianista. Ma soprattutto, un uomo fantastico’’. Così, con il dolore della sorpresa, Johnny Dorelli commenta con l’ANSA la notizia della scomparsa del maestro Armando Trovajoli. ‘’Non sapevo nulla neanche io - dice - Il riserbo faceva parte del suo modo di essere’’. Dorelli per Trovajoli è stato il primo Don Silvestro di ‘Aggiungi un posto a tavola’ nel ‘74. ‘’Insieme - ricorda - abbiamo vissuto cinque-sei anni da fine del mondo. Nello stesso ruolo ha guidato poi anche mio figlio. Ma sono tante le cose fatte insieme, come ‘Accendiamo la lampada’. Scrisse anche le musiche per un mio spettacolo di prosa, ‘L’amico di tutti’. Professionalmente era il massimo, ma lavorare con lui in buca che ti ascoltava non era mica facile. Una volta, spingendo un carrello in una scena di ‘Aggiungi un posto a tavola’, persi un paio di note e lui saltò su: ‘Johnny m’hai rotto il...!’’’, prosegue ridendo. ‘’Nella vita era un uomo molto divertente. Era romano e con sua moglie usava tutta una serie di paroline comprensibili solo tra di loro. Quando componeva la sua grande musica, pero’, se qualcosa non gli quadrava era capace di sfasciare tutto o di lanciare il leggio contro qualcuno. Io ridevo e lui: ‘Johnny stai zitto!. Era così se ti voleva bene. I suoi - conclude - erano ‘vaffa’ d’amore’’.

PROIETTI - "Con ‘Armandino’ eravamo molto amici. Ero stato a pranzo a casa un po’ di settimane fa. Tre ore fa ho saputo della sua scomparsa e sono sconcertato’’. Così Gigi Proietti commenta con l’Ansa la notizia della morte del maestro Armando Trovajoli. "Qualsiasi cosa si dica ora - sottolinea - suona come ovvia. E’ un lutto serio, anche se l’età era avanzata, come quando ti muore un genitore: non te l’aspetti mai. Lui poi era ancora molto attivo. L’ultima volta che l’ho visto aveva progetti, stava pensando, scrivendo. Suonò al piano e noi ascoltammo in religioso silenzio’’. Il rapporto con Trovajoli, ricorda Proietti, nacque nel ‘73, ‘’quando girai ‘La Tosca’ di Luigi Magni e lui scrisse per me ‘Nun je da’ retta, Roma’, una canzone che ancora porto nel mio repertorio e che ora continuerò a fare con un motivo in più. Da allora, fuori dalle scene, siamo sempre rimasti molto amici. L’estate scorsa, nonostante l’età, lasciò persino casa per venirmi a vedere in scena a Caracalla. Si fermò poi per abbracciarmi e farmi i suoi complimenti. Nel lavoro - dice ancora - Armandino era molto serio, severo, di poche parole, molto esigente. E faceva bene, specialmente negli ultimi tempi in cui si vede tanta leggerezza e superficialità. Sentirmi stimato da un uomo del genere mi ha sempre inorgoglito molto’’.

MONTESANO - ‘’Proprio ieri sera parlavo di lui, vedendo uno spettacolo con le musiche di Irving Berling. Trovajoli, come tutti grandi musicisti, non è morto. Rivivrà ogni sera nelle sue musiche, che continueremo a suonare’’. Così Enrico Montesano, raggiunto dall’ANSA a Londra, commenta la notizia della scomparsa del maestro Armando Trovajoli. ‘’Sono venuto a Londra a vedere alcuni spettacoli - spiega l’attore - Per la prossima stagione, lo dico in anteprima, sto lavorando a un nuovo show che avrà anche le musiche di Trovajoli, insieme a quelle di altri grandi maestri’’.Con quella comune vena di comicita’ romana, Enrico Montesano è stato tra gli interpreti piu’ ‘frequenti’ di Armando Trovajoli. ‘’Insieme abbiamo lavorato tanto - dice -. Con lui ho fatto ‘Rugantino’ (nella seconda edizione del 1978 ndr), ‘Se il tempo fosse un gambero’ e ‘Bravo’. Era un uomo caustico nel suo modo burbero, ma sempre affettuoso. Ricordo che la sera della prima di ‘Bravo’ venne a trovarmi in camerino e mi regalo’ un piccolo crocifisso: ‘te proteggera’?’, mi disse. Berling - conclude Montesano - e’ morto a 101 anni, Trovajoli se n’e’ andato a 95: evidentemente i grandi musicisti sono longevi. Ma vivranno comunque ogni sera nelle musiche che ci hanno lasciato’’.