Los Angeles, 7 ottobre 2013 - Miley Cyrus continua a far parlare di sè. Ospite del 'Saturday night live' sulla NBC, la cantante-attrice si è esibita in una video-parodia sullo shutdown e imitazioni di colleghi. 

La serata è cominciata con l'ex Hannah Montana e l’attore Taran Killem hanno impersonato due dei più famosi esponenti del partito repubblicano, la deputata Michele Bachmann e il presidente della Camera John Boehner, traportandoli in un rifacimento del popolare video della stessa Miley, 'We can’t stop' (Non possiamo fermarci). Nella versione satirica, il titolo è diventato 'We did stop' (Ci siamo fermati), proprio per ironizzare sulla paralisi dei servizi federali. Così le prime parole del video: "It’s our party, we can do what we want", sono servite a meraviglia allo scopo visto che la parola "party" significa sia "festa", sia "partito". Quindi la frase significava sia "E' la nostra festa possiamo fare quel che vogliamo", ma anche - in quel contesto - "è il nostro partito, possiamo fare quel che vogliamo". Miley ha, insomma, sposato la teoria – per la verità abbastanza accreditata anche nei media e nei sondaggi – che la colpa dello shutdown sia soprattutto dei repubblicani e li ha esposti al ludibrio. il video ha le carte in regola per diventare un classico della satira politica, nonostante i suoi toni decisamente spinti.

Poi Miley ha vestito i panni di una ragazzina bianca di classe media che parla con un incomprensibile "street speak", il gergo usato dai rappisti. Molti ci hanno visto un’imitazione cattiva di Justin Bieber. Infine ha imitato Scarlett Johansson, in un provino per la versione cinematgrafica di "50 shades of grey" (50 sfumature di grigio), trasformando la famosa attrice in una bellezza annoiata. Non è mancato anche il momento musicale in cui, però, la cantante si è esibita molto sobriamente sul palco interpretando due brani tratti dal suo ultimo album 'Bangerz'.