Washington, 1 febbraio 2014 - Accusa pesante come un macigno per Woody Allen: Dylan Farrow, figlia 27enne di Mia Farrow, racconta in una lettera aperta sul sito del New York Times la violenza subita dal celebre regista quando era solo una bambina.

"Quando avevo 7 anni il mio patrigno, Woody Allen, mi prese per mano, mi portò in un stanza, mi disse di stendermi e di giocare con il trenino di mio fratello. Poi abusò sessualmente di me, sussurandomi che ero una brava ragazza, che era il nostro segreto, promettendomi che sarei andata con lui a Parigi e sarei stata una star nei suoi film", scrive la ragazza. "Allen - prosegue - è la prova vivente del modo in cui la nostra societa’ non riesce a difendere le vittime della violenza sessuale".

Non è la prima volta che la giovane parla degli abusi subiti, visto che già nel 1992 accusò il patrigno di stupro. Una denuncia sempre respinta dal regista, che però finì al centro della battaglia legale tra Allen e Mia Farrow dopo che lui l’aveva lasciata per mettersi assieme alla figlia adottiva, Soon Yi Previn.

Un paio di settimane fa, in occasione della vittoria del Golden Globe alla carriera da parte del regista 73enne, il fratello di Dylan, Ronan, ribadì queste accuse di pedofilia twittando la sua indignazione. "Mi sono perso il tributo a Woody Allen: hanno messo prima o dopo Annie Hall la parte in cui una donna ha pubblicamente confermato che l’ha molestata quando aveva sette anni?", facendo riferimento proprio alla sorellastra Dylan.

Anche Mia Farrow, d'altronde, aveva twittato contro Woody durante la cerimonia sebbene in forma più blanda: "E’ arrivata l’ora di prendere il gelato dal frigo e cambiare canale". Il tutto mentre Diane Keaton, ex musa ed ex amante del regista, saliva sul palco per ritirare il premio.