Londra, 8 luglio 2011 - Per un posto in prima fila, i fans più devoti hanno dovuto fare piu’ di 55 ore di coda, dormire all’addiaccio e sopportare pioggia torrenziale, grandine, vento e sole scorticante. Il tutto per vedere le star di Harry Potter chiudere il ciclo di 10 anni di film che hanno trasformato il piccolo maghetto Harry, in una delle superstar più amate di Hollywood. La prima dell’ultimo film del brand – 'Harry Potter e i Doni della Morte, parte seconda' – è stata forse la più grande prima cinematografica che Londra ha mai visto.

Diciottomila mila e più i fans, tutti vestiti con i costumi dei loro personaggi preferiti, assiepati in una Trafalgar Square trasformata in Hogwarts, con un enorme e festoso tappeto rosso dove hanno sfilato le stelle del film oltre a JK Rowling, l’autrice dei fortunati libri che hanno venduto più di 450 milioni di copie in tutto il mondo.

Per la gioia dei fedelissimi fans, è stata anche creata una versione di Diagon Alley, piena di negozietti magici e sbilenchi, in cui venivano vendute zucche, paioli, gufi e persino bacchette magiche. Tra i primi ad arrivare ci sono stati i malandrini gemelli Weasley, poi la loro mamma nel film, Julie Walters che ha urlato ai fans: "Grazie! Dove saremmo senza di voi?!" e il rosso Ron (Rupert Grint), che ha ammesso di rispondere al nome di Ron, pur odiandolo: "E’ stata una settimana molto intensa, e dire addio a tutti è stato difficile. Credo che nessuno si aspettasse che un giorno saremmo arrivati alla fine. E’ triste ma al contempo bellissimo vedere tutta questa gente che ama i nostri film, che è qui da giorni…".

Draco Malfoy, a sorpresa con i capelli castani e accompagnato da una dama in bianco, ha dichiarato: "E’ tutto molto emozionante. Non so se riuscirò a trattenere le lacrime. Da tutti questi film porterò via con me delle amicizie per la vita". Poi Ginny, la fidanzata di Harry, che per l’occasione era in lungo: "Ho fatto uno sforzo, mi sono messa in lungo per la prima volta nella mia vita, ma ne valeva la pena".

A Hermione, ovvero Emma Watson, un fan italiano ha scritto un enorme messaggio: "Emma, dall’Italia a Londra, 4 giorni nella pioggia per darti la mia lettera". Lei ha sorriso a tutti, eterea nel suo abito in chiffon grigio e poi ha agitato le mani come per fare uno dei suoi famosi incantesimi. Con lei, il grande Ralph Fiennes, ovvero Voldemort, che alla domanda se si sente strano quando recita senza naso, ha risposto: "Anzi! Mi sento strano quando ho il naso!". Ma tutti, naturalmente, non aspettavano altri che lui, Daniel Radcliffe, venuto apposta da New York, dove è in scena con un musical a Broadway. Arriva tardi, insieme con JK Rowling e saluta tutti con un sorriso da orecchio a orecchio dicendo di essere fierissimo di questo ultimo film e del suo personaggio che "forse rappresenta il massimo della mia carriera".

Severus Piton, ovvero Alan Rickman, lo corregge: "Ma hai solo 21 anni!". La folla impazzisce e le grida sono assordanti, manco fosse una rockstar. Poi JK Rowling prende il microfono e Londra esplode – è lei l’eroina della serata, elegantissima in un abito lungo verde con rose rosa. Lei quasi si commuove e poi, a sorpresa, apre un piccolo spiraglio di speranza per il pubblico in delirio, dicendo: "Harry Potter è la mia creatura. Se voglio tirarlo fuori e giocarci ancora un po’, forse lo farò…Magari ne scrivo un altro. No. E’ uno scherzo". È in arrivo un ottavo libro? Mai dire mai.