Milano, 15 aprile 2012 - Se Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone o Vin Diesel sono diventati i simboli del cinema d’azione lo devono in parte anche al lavoro degli stuntmen. Un attore, per quanto possa essere atleticamente preparato, avrà sempre bisogno, per determinate scene, di una controfigura specializzata in acrobazie, salti o cadute. E’ per questo che da anni gli stunt si battono affinché l’Academy inserisca tra gli Oscar una categoria a loro dedicata.

Jack Gill, stuntman professionista che è apparso in film del calibro di “Hazzard” e “Fast and Furious 5”, incontrerà a breve Dawn Hudson, la nuova leader dell’Academy, per formalizzarle la petizione ufficiale. Sabato scorso Gill ha parlato pubblicamente all’ActionFest, un festival cinematografico che si svolge in North Carolina e incentrato sui film d’azione e sulle persone che vi lavorano.

“Quest’anno l’Academy ha un nuovo direttore esecutivo che sembra più propenso ad accettare la nostra proposta - ha affermato Gill, insieme ad un altro famoso stunt, Mickey Gilbert -. Abbiamo già avuto diversi incontri con lei, non abbiamo intenzione di mollare la presa”.

Non è la prima volta che gli stuntman di Hollywood chiedono un riconoscimento ufficiale dall’Academy. In passato sono già state fatte numerose petizioni, alcune firmate pure da mostri sacri del cinema come Steven Spielberg e Martin Scorsese, tutte inesorabilmente rispedite al mittente. “Non vogliono che il pubblico scopra che a fare le acrobazie non sono i loro beniamini - ha sentenziato Gilbert -. E’ un peso che l’industria cinematografica hollywoodiana si porta dietro da sempre”.