di Giovanni Bogani
 

CANNES, 20 maggio 2012 - ASIA LA VAMPIRA è bellissima, come sempre. Vestita di bianco, e non di nero come vorrebbe l’iconografia di una principessa della notte. Perché è questo che sarà, nel nuovo Dracula firmato dal padre, Dario Argento. Film che è stato presentato ieri notte, fuori concorso, in un “midnight screening” del festival di Cannes.

Il vestito le sembra troppo corto: «Ma come faccio ad andare a giro così?», dice, ridendo. Un filo di trucco. Come se essere bella fosse sempre, per lei, un po’ un gioco, non una cosa da prendere sul serio. Ci mettiamo a sedere, nel più splendido hotel di Cannes, in un punto funestato dal passaggio di turisti giapponesi, produttori americani, distributori austriaci e signore neozelandesi. Ma lei e il padre Dario riescono a raccontare il loro nuovo film insieme, “Dracula 3D”.


Asia, in questo “Dracula” firmato da suo padre, lei interpreta un vampiro. Che effetto fa?
«Credo che i vampiri mi somiglino molto: perché in realtà sono esseri istintivi, liberi, sensuali, selvaggi».

Che cosa accade al suo personaggio?
«Sono la migliore amica della protagonista. All’inizio appaio innocente, ingenua: poi rivelo un lato oscuro, e soprattutto faccio scoprire al vampiro la sensualità che non credeva di possedere».

Anche per lei, Dario, Asia è un po’ vampira?
«Come no! Ma la sensualità del film è anche romantica, non si tratta solo di erotismo».

Come ha scelto di rileggere un classico come la storia di Dracula?
«Beh, volevo fare una cosa che fosse tutto il contrario di questi film da ragazzini, “Twilight” e compagnia. Volevo, semmai, rifarmi a certi classici del B movie americano: il Dracula della Hammer films con Christopher Lee, che secondo me è il migliore. Sarà un Dracula che ripercorre la vicenda dell’originale letterario, ma con molte invenzioni che appartengono al mio mondo».

E perché ha deciso di girarlo in 3D?
«Perché adoro il cinema, e il cinema è anche sperimentazione. La cinepresa che abbiamo utilizzato è straordinaria, è la camcorder super 35mm Pmw-F3 della Sony. Si riescono a fare delle vere riprese stereoscopiche anche su steadycam».

Nel cast spicca la figura di Rutger Hauer, il replicante di “Blade Runner”. Come è arrivato alla scelta?
«Cercavo un volto che avesse addosso il peso degli anni, che avesse una storia. Mi piaceva la forza che emana dai suoi lineamenti. E poi, Hauer significa cinquant’anni di cinema».

COSTATO 13 milioni di euro, “Dracula 3D” è prodotto dalla Filmexport Group di Franco Paolucci e Roberto di Girolamo, insieme a coproduttori francesi e spagnoli. Thomas Kretschmann interpreta il conte Dracula, e la giovane Marta Gastini - vista in “Io e Marilyn” di Pieraccioni - interpreta la reincarnazione di una antica amante del vampiro. La fotografia è di Luciano Tovoli, i make up “speciali” di un maestro come Sergio Stivaletti. Claudio Simonetti firma la colonna sonora.