Napoli, 2 febbraio 2014 - Dopo la chiamata del presidente Napolitano ai due marò reclusi in India, uno spiraglio di speranza sulla triste situazione di Girone e Latorre sembra venire dal sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, che dichiara: “I nostri marò torneranno in tempi brevissimi a casa”.

E continua: “Avevamo ragione, i nostri marò lavoravano per la sicurezza nel Mediterraneo, lo hanno fatto con una attività che purtroppo ha portato al loro arresto, ma non sono terroristi”. “Il tempo è scaduto, dobbiamo andarceli a prendere e riportarli in Italia con onore - conclude - e dimostrare a loro che hanno fatto bene il lavoro e lo hanno fatto per noi”.

IL MINISTRO MAURO - "Sono andato a presentarmi al segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon e anche a lui ho detto: noi sosteniamo molte missioni militari dell’Onu, ci aiuti a far comprendere all’India che negando la libertà a due soldati italiani stanno colpendo lo Stato italiano e stanno indebolendo la lotta alla pirateria e anche al terrorismo", ha detto invece il ministro della Difesa Mario Mauro a Repubblica.

DE MISTURA IN AULA PER UDIENZA - L’inviato speciale del governo per il caso dei Marò, Staffan de Mistura, sarà domattina in aula per l’udienza fissata dalla Corte suprema indiana per la vicenda dei due fucilieri. E’ la prima volta che ciò avviene dall’inizio della vicenda, nel febbraio 2012.