Roma, 29 settembre 2010 - Renato Zero torna a sconvolgere i suoi 'sorcini' regalando e regalandosi un concerto evento che fa parlare già prima di essere realizzato, in occasione del suo sessantesimo compleanno.

"Chilometri di rete metallica chiudono una vasta area di Villa Borghese, spalti da stadio realizzati con enormi strutture metalliche invadono i prati e circondano gli alberi maestosi di piazza di Siena, il faraonico palco arriva all’altezza dei pini, decine di stand occupano altri spazi ancora. Questo il risultato documentato da Legambiente con un sopralluogo fotografico che basterebbe da solo per bocciare l’impatto dell’evento di Renato Zero a Villa Borghese". È quanto afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio.


"Di certo sarà il carico di dodicimila persone al giorno in un’area così delicata ad avere l’effetto peggiore, come già evidenziato con i maxi schermi installati durante i Mondiali di Calcio - continua Parlati - Renato Zero ha proprio ragione quando afferma che stavolta l’ha 'combinata grossa che più grossa non si poteva', ovvero la sua impuntatura nel voler svolgere ad ogni costo la mega kermesse del 60simo compleanno nel delicato comprensorio di Villa Borghese al di fuori di ogni logica sensata".


"L’artista ha rifiutato di prendere in considerazione ogni alternativa di riduzione dell’impatto. Il promesso dialogo con le associazioni ambientaliste non c’è mai stato nonostante abbiamo cercato più volte il contatto e persino l’ipotesi di una limitazione temporale, unica 'concessione' accettata, andata rapidamente a farsi benedire con l’aggiunta di due ulteriori date ai sei concerti già preventivati per far fronte al 'sold out'. Per non parlare dell’impatto delle strutture e delle quasi 100 mila persone che marceranno su piazza di Siena. Siamo molto preoccupati e in questi giorni vigileremo con grande attenzione per evitare danni irreparabili", continua Parlati.


"Non siamo evidentemente contrari ai concerti e agli eventi e consideriamo Renato Zero un artista importante per Roma, ma di certo Villa Borghese è del tutto inadatta a sopportare un evento come questo - afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio - Un’operazione lucrativa con biglietti venduti a carissimo prezzo, che rischia di danneggiare seriamente un bene prezioso, con ben otto giorni di concerto che, tra area concerto ed esclusivo 'Zero Village', blinderanno ai cittadini, privatizzandola di fatto, una vasta porzione del parco: non era mai accaduto prima a Villa Borghese, salvo che per gli appuntamenti ippici".


"Il Comune di Roma deve trattare meglio le meravigliose ville storiche della capitale che sono un patrimonio inestimabile e delicatissimo. La risposta a questa fase di scarse risorse non può essere la mercificazione del verde pubblico. L’amministrazione dia invece continuità agli interventi di riqualificazione, pulizia e manutenzione, soprattutto coinvolgendo anche le associazioni, i comitati, i volontari e i cittadini, unica vera carta per cambiare la città", conclude Avenali.