Milano, 23 ottobre 2010 - Marco coperto, da autunno milanese, al tavolino di un bistrot. Si parla con Mengoni di un cd e dvd live sul “Re Matto Tour”. Semplicemente “Live” (Rca). Registrato all’Arena del Mare di Genova e allo Stadio di Montesilvano (Pescara), con la regia di Luca Tommassini, quella artistica di Piero Calabrese. "Anche se io metto bocca in tutti gli arrangiamenti. Arrivo in ritardo, rimetto in discussione le cose e li faccio impazzire. Mi piace l’elettronica e la uso".

Sono i musicisti amici di un tour che stato premiato come “Best Italian Act”, in corsa per gli Mtv Europe Music Awards il 7 novembre a Madrid. Dopo esser stato votato “Man Of The Year” al Trl Awards 2010 di Mtv Italia (secondo al Coca Cola Live @ Mtv: The Summer Song”). Primo a “X Factor” e terzo a Sanremo. Giusto per non farsi mancare nulla: target alto basso, dai ragazzini ai giovani adulti. Performance vertiginose con Morgan, album dalla sorprendente vena coffee, ma soprattutto un “live” di strepitosa estetica energia. Documentati da questo album audio e video.
 

"Lo abbiamo fatto per lasciare un documento - confessa con un sorriso -, perché ce lo chiedevano i fans (a 160 mila copie vendute, senza alcuno stress). Abbiamo riarrangiato tutto e io sono stato tutto il tempo dietro il mixer. Ho lavorato come fonico e il mio prossimo album me lo faccio tutto da me. Poi mi piaceva l’idea di rimettermi in gioco dal vivo dopo le performance in tv di “X Factor”, con i miei musicisti di sempre. Senza la fretta del primo cd».

Suonare davanti alla gente è un momento di verità, "ci ha dato una direzione più chiara, per gli arrangiamenti e il sound. In fondo io ho cominciato tardissimo, a 16 anni. Prima avevo fatto per poco lezioni di canto, piano e chitarra. La mia cultura parte dalla dance, gli anni ’80, Janis Joplin e Woodstock, gli Who, David Bowie e i Pink Floyd. Il sangue, il vino e l’amore. Ultimamente anche gli standard del jazz". Chiede ad Alessandro, che sta preparando una torta al cioccolato e noci: "Hai “Lullaby of Birdland” di Ella Fitzgerald?". Certo che sì. Rivela: "Sono stato dal foniatra, il mitico Fussi. Mi ha detto che ho la gola piccolina e la cavità grande: prendo facilmente le note alte, non la devo sabbiare". Ascolta Ella cantare. "Sto provando lo scat. Lei è fantastica. Senza nulla togliere a Billie Holiday e Sarah Vaughan. Mi piace molto anche Kurt Elling. In tour dopo 20 date abbiamo cominciato ad improvvisare di brutto. Il prossimo lavoro sarà molto diverso: nel finale del video, di cui ho scritto lo storyboard, io mi uccido. Per ricominciare, metaforicamente, da capo. Di nuovo".

Musica e act strepitosi, nei temi originali (“Questa notte”, “In viaggio verso me”), nelle cover italiane (“Almeno tu nell’universo”, “Nessuno”) e negli standard rock (“Satisfaction”, “Helter Skelter”, “Live and Let Die”). Bravissimo lui, notevole la band.