Milano, 21 maggio 2011 - Riccardo Muti dalla parte della musica di qualita’ in chiesa. Il direttore d’orchestra italiano, oggi ospite a Trieste per ricevere la cittadinanza onoraria della citta’, ha dichiarato: “Il Papa ha ragione quando dice che bisogna tornare nelle chiese al grande patrimonio musicale. Bisogna dire basta a canzonette o strimpellate di chitarra su testi insulsi”.

Con queste parole Muti ha ricordato come Benedetto XVI si sia piu’ volte espresso a favore delle melodie di qualita’ nell’ambito delle celebrazioni liturgiche. “La grande storia della musica - ha continuato il maestro - E’ dovuta proprio a quello che la chiesa ha fatto”.

Un appello, quello di Muti, accolto dall’applauso della sala del consiglio comunale dove, oltre a tenersi la cerimonia, sedeva anche il vescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi. “Non capisco perche’ - ha continuato il direttore d’orchestra - una volta c’erano Mozart e Bach e ora si va a canzonette, ma cosi’ non c’e’ rispetto per l’intelligenza. Anche la persona piu’ semplice e lontana, sentendo l’Ave verum di Mozart, puo’ essere trasportata verso una dimensione spirituale”.