Milano, 29 febbraio 2012 - "Un'esperienza davvero inedita per noi". I ballerini della Scala stanno iniziando a prendere confidenza con “L’altra metà del cielo”, lo spettacolo che Vasco Rossi porterà nel tempio milanese della lirica tra un mese. Niente a che vedere con la danza contemporanea, nel senso più stretto del termine, bensì una sorta di show sperimentale sulla falsariga del Teatrodanza, con movimenti legati all’interazione con oggetti, costumi inusuali e ballerini con il viso coperto da maschere: "Con il Blasco tutto può succedere", si entusiasma qualcuno."Chissà se piacerà ai critici", si chiedono altri danzatori del Piermarini. Ma si sa che il Blasco dei detrattori se n’è sempre infischiato. Intanto, la febbre da evento ha già contagiato i suoi fan storici: restano solo tre biglietti disponibili per la prima del 31 marzo, polverizzati in poche settimane manco fosse un concerto a San Siro. La Scala sold out per il rocker di Zocca. Premiata la scelta anticonformista del sovrintendente francese Stéphane Lissner, che rientra in un progetto di più respiro varato per attirare in teatro un pubblico giovane, tutt’altro che avvezzo a lirica e passi a due: basti ricordare l’ormai tradizionale anteprima del 4 dicembre, che svela agli under 30 ciò che i melomani vedranno solo la notte di Sant’Ambrogio.

Le tre coppie protagoniste dello show in quattro segmenti (ci sarà anche la prima ballerina Sabrina Brazzo) sono al lavoro da giorni per perfezionare i movimenti ideati dalla visionaria coreografa Martha Clarke:"Una cosa così - riflettono al Piermarini - non l’abbiamo mai fatta: è davvero interessante e stimolante". La trama, come si legge sulla prima pagina del libretto pubblicata da Vasco su Facebook, si snoda sulla descrizione di"tre tipologie di donne in quattro momenti della loro vita: l’adolescenza, la maturità, la crescita e l’abbandono". I tre personaggi femminili sono"Silvia, Albachiara e Susanna " , titoli di altrettante canzoni di Rossi."Attraverso le quattro trasformazioni - si legge ancora - acquisteranno nomi diversi che ne determineranno carattere e destino e saranno rappresentate da canzoni diverse: Silvia da Brava, Albachiara da Anima Fragile e Susanna da Gabry".

Drammaturgia e testi rigorosamente del Blasco, che ha riarrangiato in chiave classica, con l’aiuto del maestro Celso Valli, una dozzina di melodie che hanno fatto la storia del rock italiano. Alla fine, le protagoniste imboccheranno percorsi di vita completamente diversi:"Silvia diventerà Laura, che aspetta un figlio per Natale e si realizza come donna, madre nella famiglia". Albachiara, invece,"diventerà Jenny (è pazza), che si ritira nel silenzio e nel sonno, tradita dai suoi sogni e dalle sue illusioni, stanca della vita e offesa dalla realtà". E Susanna"diventerà Sally, una donna consapevole e sola, orgogliosa e delusa ma sempre indomita".

Uno spettacolo impegnativo, insomma. Del quale il Blasco ha deciso di seguire i preparativi direttamente al Piermarini: tra due settimane, il cantante arriverà a Milano per conoscere i ballerini e mettere a punto gli ultimi dettagli. Per ora, si sa che gli uomini in scena dovrebbero indossare pantaloni neri e maschere, restando a torso nudo, mentre alle donne sono stati fatti provare tacchi a spillo e gonne."Di progetti simili - ricorda un ballerino - ce ne sono già stati nella storia, da Sting e Ligabue fino al Pink Floyd Ballet. Stavolta, però, sembra qualcosa di speciale e unico". Tanto che, si vocifera in via Filodrammatici, si starebbe anche pensando di portare in tournée l’ultima fatica del Blasco.