Como, 26 agosto 2013 - E’ destinata a conoscere un’altra puntata la causa che vede contrapporsi da una parte il Comune di Molteno (Como) e dall’altra gli eredi di Lucio Battisti oltre alle Edizioni Musicali Acqua Azzurra Srl e della Aquilone Srl, intestatarie dei diritti di utilizzazione economica delle opere dell’artista.

La vedova Maria Letizia Veronesi e il figlio Luca Carlo Filippo hanno deciso infatti di ricorrere in Cassazione contro la sentenza della Corte d Appello di Milano che il 14 giugno scorso ha ribaltato quella pronunciata in primo grado e con la quale si condannava l’amministrazione comunale a risarcire, tra diritti per lo sfruttamento immagine e spese legali, 870mila euro. A rendere nota la decisioni degli eredi è il loro avvocato Simone Veneziano.

Al centro della contesa il festival ‘Un'Avventura, Le Emozioni’ che per otto anni il Comune organizzò dopo la morte del cantautore che proprio a Coroldo, periferia di Molteno, visse per un ventennio e dove le sue spoglie giacciono in una cappella di famiglia nel cimitero del paese, apparentemente poco o per nulla curata anche perché gli eredi da diverso tempo anno lasciato quella Brianza decantata da Battisti in uno dei suoi piu’ famosi successi.

La Corte d’Appello, infatti, ha accolto le tesi del Comune secondo il quale la manifestazione non aveva alcuna finalità lucrativa ma essenzialmente culturale e commemorativa. In primo grado, invece, si era data ragione alla vedova e all’orfano secondo i quali il festival era solo una speculazione sfruttando l’immagine di Battisti, se non da un punto di vista economico quantomeno di propaganda politica e turistica. L’avvocato Veneziano ricorda che il Comune dal 1999 e per otto anni ha incassato complessivamente oltre 220mila euro in sponsorizzazioni per il festival, soldi serviti, secondo l’amministrazione comunale solo a sostenere le spese organizzative.