LONDRA, 24 APRILE 2014 - IL LEGGENDARIO gruppo rock, Led Zeppelin, ha ieri elettrizzato i fans svelando l’esistenza di versioni inedite di alcune fra le loro canzoni più famose, registrate oltre trent’anni fa. Le rarissime registrazioni, considerate un vero e proprio “regalo” per gli appassionati del gruppo che si è sciolto nel 1980 a seguito della morte del batterista John Bonham, debutteranno in pubblico in occasione dell’uscita della ristampa dei primi tre album della band, a giugno di quest’anno.
Led Zeppelin I, II e III saranno accompagnati da “bonus tracks”, che ieri sono state presentate per la prima volta dopo essere state ripescate dagli archivi della band dal chitarrista Jimmy Page, autore della maggior parte della musica dei primi anni.


JIMMY PAGE ha passato più di due anni e mezzo a vagliare le diverse registrazioni, tutte meticolosamente catalogate ma finora mai utilizzate. Tra queste ci sono una bellissima versione di “Whole Lotta Love”, forse una delle più grandi canzoni di rock’n’roll, e un’interpretazione particolarmente fedele alle radici del gruppo di “Keys to the Highway/Trouble in Mind”, già considerata un classico del blues e registrata nel 1970. Page, oggi 70 anni, considerato uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi, ha spiegato in un’intervista alla BBC i motivi che lo hanno spinto a passare così tanto tempo nella scelta dei “nuovi” brani: «Non volevo morire e lasciare che questa scelta la facesse qualcun altro. Sono molto attento a quello che abbiamo fatto fin dall’inizio». Ha poi aggiunto che le nuove registrazioni «meritavano di essere ascoltate» perché si trattava di “performance art”.


I LED ZEPPELIN sono sempre stati custodi molto privati della loro musica e solo l’anno scorso hanno accettato di firmare un accordo con “Spotify”, la “app” musicale per computer e smartphone, che permette di ascoltare musica in streaming. Le due canzoni presentate ieri fanno parte di una serie, rispolverata da Page, che uscirà gradualmente nel corso dei prossimi anni.
Robert Plant, un altro membro della band formata nel 1968 a Londra, nonché autore di gran parte dei testi delle canzoni del gruppo, ieri ha ricordato i tempi della band agli Olympic Studios della capitale: «Era un periodo molto prolifico per noi, quando cominciavamo a capire le capacità di ognuno di noi. Jimmy ed io ci divertivamo con il materiale che suonavamo a casa. Non c’era nulla di premeditato». Plant, 65 anni, ha commentato: «Si sente il mio entusiasmo nelle versioni inedite, forse anche un po’ esagerato. Adesso le ascolto e dico, wow, perché non stavo un po’ più zitto?!».
Fra le due versioni di “Whole Lotta Love” ci sono diverse differenze evidenti e Page ieri ha commentato: »Si capisce quanto siano stati importanti i nuovi strati che abbiamo aggiunto alla filigrana del pezzo, per farla diventare la versione finale di Whole Lotta Love». Page ha concluso: «Però si capisce anche che eravamo bravi. La nostra band era grande fin dall’inizio». Ma non illudetevi, non ci sono speranze di un’altra reunion: la band si è ricomposta una volta sola nel 2007, con Jason Bonham alla batteria, al posto del padre.

di Deborah Bonetti