Roma, 26 ottobre 2010 - "Se la tv pubblica trasmette un programma d’inchiesta in prima serata senza tutelare le persone che ci lavorano, vuol dire che quel programma non lo vuole. Punto". Milena Gabanelli commenta così l’ipotesi che la Rai possa togliere a 'Report' la tutela legale.

Intervistata da Ffwebmagazine (www.ffwebmagazine.it), periodico online della Fondazione Farefuturo, la giornalista spiega: "Non siamo stati messi all’indice, siamo stati criticati! Ma non ci si possono attendere carezze quando metti il dito sui nervi scoperti... Quello che avviene al settimo piano di viale Mazzini lo leggo sui giornali, io lavoro in via Teulada dove ci sono le redazioni che producono buona parte dei programmi che vanno in onda. Con molte difficoltà. E in via Teulada i dirigenti di viale Mazzini, purtroppo, non si vedono spesso. Sul pluralismo posso dire questo: per ora nessuno mi ha mai impedito di trattare un argomento piuttosto che un altro".

Certo, prosegue la conduttrice del programma di Rai Tre, "se avessi voluto una vita tranquilla non avrei scelto questo mestiere: gli attacchi sono nel conto".

Sull'accusa di "politicizzazione" delle sue inchieste, la conduttrice di Report risponde: "Nel nostro paese si declina tutto politicamente, quando invece la domanda dovrebbe essere: ‘È vero o falso ciò che viene raccontato?’". E per quanto riguarda la Rai, secondo Gabanelli “ripulirla dall’inquinamento dei partiti non è un’impresa impossibile, basta volerlo”.