Milano, 22 novembre 2010  - Fabio Fazio e Roberto Saviano sono andati a salutare il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, poco prima della diretta di ‘Vieni via con me'. L’incontro, che avviene dopo le polemiche per le dichiarazioni di Saviano sui rapporti tra ‘ndrangheta e Lega Nord, si è svolto in un clima "sereno e disteso", stando a quanto riferiscono coloro che vi hanno assistito. Il titolare del Viminale, che ha ottenuto di partecipare al programma per replicare alle frasi dello scrittore, leggerà un elenco intorno alle 22.

 

Fabio Fazio inizia la terza puntata di ‘Vieniviaconme' con un suo ‘elenco dei desideri impossibili' che inizia con il desiderio che "la tv si occupi di politica senza che la politica si occupi di tv".


E poi prosegue:
"che non si sia costretti a chiedere la ricevuta fiscale perchè te l’hanno già data; che chi paga le tasse non sia considerato un fesso; che chi non le paga sia considerato un ladro; che i finanziamenti pubblici vadano alla scuola pubblica; che quando al ristorante chiedo la frutta non mi rispondano "abbiamo l’ananas"; che gli importatori di ananas non si offendano e adesso chiedano il diritto di replica; che una bottiglietta di acqua potabile non costi un euro e mezzo, perchè è una mostruosità; che non si applauda pure ai funerali; che Balotelli possa giocare a pallone senza che cento nazisti gli rompano le palle; che si possa aprire un giornale senza sapere già che cosa c’è scritto; che l’unità d’Italia sia una tale ovvietà che non se ne debba mai più discutere; che non si dica mai più "scendere in campo", ma "servire il paese"; che salire nei sondaggi sia meno importante che dire una cosa giusta; che si dica una cosa giusta anche se non fa salire nei sondaggi; e soprattutto che nessun giornale faccia mai più una raccolta di firme contro Roberto Saviano, che non è un partito: Roberto Saviano è molto di più, è una persona.

Poi la parola passa a Luca Zingaretti che, nel giorno della protesta dei lavoratori dello spettacolo per i tagli alla cultura, legge "l’elenco dei motivi per cui con la cultura si mangia", scritto dall’autore di ‘Montalbano', Andrea Camilleri. "Eva quando prese la mela dall’albero e la offrì ad Adamo, fece cultura. La prima madre che svezzò il suo bambino con delle bacche che aveva scoperto commestibili, fece cultura. Il primo uomo che appuntì un sasso per cacciare e quindi mangiare, fece cultura. Il primo uomo che incise sulla roccia un bufalo per comunicare che lì c’era da cacciare e quindi da mangiare, fece cultura. Il primo uomo che si rese conto che la carne di animale era gustosa, fece cultura. Il primo uomo che fece 2 buchi su un uovo di dinosauro, lo bevve e consigliò al suo clan di fare lo stesso, fece cultura. Il primo uomo che sfregando due legnetti provocò una scintilla con la quale accese un fuoco su cui cucinò la carne dei bufali, fece cultura. Il primo uomo che, arrabbiato per il bufalo che gli era appena scappato, maciullò con le mani alcune olive e si accorse che potevano essere un buon condimento per la carne di bufalo, fece cultura. Il primo uomo che dopo un’indigestione di carne di bufalo, provvide ad avvertire gli altri che non bisognava mangiarne troppa, fece cultura. Il primo africano e il primo indoeuropeo, che si scambiarono i loro diversi cibi, fecero cultura. Dal che si deduce, contrariamente a chi afferma l’opposto, che con la cultura si mangia eccome, talvolta meglio talvolta peggio ma si mangia", conclude Zingaretti-Camilleri.

Poi il divertente elenco ‘dei vantaggi della vecchiaia' inviato al programma dallo scrittore Carlo Fruttero e letto da Fazio e Zingaretti. L’attore infine intona anche la canzone di Paolo Conte che dà il nome al programma.
 

L’ingresso di Roberto Saviano arriva verso le 21.15 e la sua orazione civile è dedicata questa volta ai rifiuti in Campania. Gli altri due momenti più attesi della terza puntata sono l’intervento, in onda dopo le 22, di Corrado Guzzanti che legge il suo personale e divertente "elenco di battute che non aiuteranno la trasmissione". E quello del ministro dell’Interno Roberto Maroni, che ha chiesto il diritto di replica a quanto dichiarato da Saviano nella seconda puntata sulle infiltrazioni della malavita organizzata al Nord.

 

 

SAVIANO - Perchè non si riesce ad affrontare l’emergenza rifiuti in Campani che va avanti da 16 anni? Roberto Saviano a ‘Vieni via con me’ parla della vicenda ricostruendo la storia della sua regione denunciando il coinvolgimento della camorra e le responsabilità della politica che hanno portato la Campania ad essere la “pattumiera del Nord Italia”.


“La responsabilità è principalmente politica - ha detto lo scrittore - ma come è possibile che le discariche siano così piene, satolle, visto che la Campania ne è piena? Le discariche di Napoli si riempiono perchè sono piene di rifiuti del Nord Italia, la Campania è da anni la pattumiera del Nord Italia e di parte dell’Europa, ecco perchè si riempiono così facilmente. Ogni frazione della mia terra ha adottato un rifiuto. A Parete, vicino Caserta, un contadino mentre sta arando trova della carta moneta, lire tagliuzzate, un rifiuto speciale...”.
 

Saviano ha denunciato il fatto che “16 anni di emergenza, non è più emergenza” e ha poi ricostruito le vicende che hanno portato alla situazione di oggi: “Il primo motivo è politico, il sistema dei rifiuti è basato sulle discariche, ma se si facesse la raccolta differenziata nelle discariche ci sarebbe il 35% rifiuti, invece a Napoli è l’85%, e non è colpa della gente, in verità “a qualcuno convene che il meccanismo non vada”.
 

C’è stata, denuncia lo scrittore “una politica disastrosa, di centrodestra e di centrosinistra, Rastrelli, Bassolino Catenacci, De Gennaro, Bertolaso, tutti hanno fallito” ma “l’emergenza rifiuti ha generato 8 miliardi di euro in 10 anni, 750milioni di euro all’anno, una massa di denaro enorme, su cui la politica ha speculato, ha creato clientele, chi ha guadagnato è un’azienda, una delle più grandi di Italia e d’Europa: la camorra, le ecomafie con il traffico illegale di rifiuti hanno fatturato oltre 20 miliardi di euro, pari a quello di Telecom, 10 volte più di Benetton”.
 

“A Villaricca nel 1989 si incontrarono camorristi, politici, imprenditori, massoneria deviata e decidono di intombare i rifiuti, i camorristi finanziano le campagne elettorali purchè i politici tacciono”, spiega Saviano che ricostruisce il sistema con il quale “i rifiuti diventano legali, il giro di bolle, la camorra vince perchè fa i prezzi migliori. Per un’azienda la voce ‘smaltimento rifiuti tossici è pesante, nessuno vuole pagare 62 centesimi al chilo, la camorra per otto centesimi ti risolve tutto, la camorra li prende e ci guadagna due volte perchè rivende i rifiuti tossici come fertilizzante”. Infine Saviano ha mostrato l’elenco delle inchieste che dal 2003 hanno dimostrato come i rifiuti tossici siano arrivati in Campania, un sistema attraverso il quale alla fine “ci guadagnano tutti, la politica, l’impresa, i criminali”.

Roberto Saviano parlando di come i rifiuti tossici del Nord finiscano puntualmente in Campania, come dimostrano le inchieste giudiziarie degli ultimi sette anni critica i politici che accusano il Mezzogiorno. “Ragionare come fanno alcuni politici del Nord che dicono ‘non vogliamo la vostra spazzatura’, ‘sono problemi di Napoli’, siete voi che non sapete fare’, è da codardi, miopi o in mala fede”, ha detto lo scrittore, perchè “le tonnellate di rifiuti che arrivano dal Nord rendono unite le parti di questo paese, la spazzatura per strada non c’è solo per incapacità politica, ma perchè camion pieni di rifiuti tossici scendono da nord a sud”.

“Silvio Berlusconi solo negli ultimi due anni, per sette volte, dichiara che la crisi dei rifiuti è risolta” ma oggi a Napoli “c’erano 3mila tonnellate di spazzatura e 8mila in tutta la provincia”. Roberto Saviano conclude così il suo intervento a Vieni via con me sul tema dei rifiuti. Mentre poco prima il regista Gabriele Salvatores aveva letto l’elenco delle dichiarazioni del premier: “1 luglio 2008, problema risolto, 18 luglio 2008 ‘l’emergenza è superata’, 26 marzo 2009, ‘è una data storica per la Campania con l’inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra’, 30 settembre 2010 ‘il governo ha completamente risolto il problema’, 22 ottobre 2020, ‘entro dieci giorni la situazione tornerà normale a Terzingo’, 28 ottobre 2010 ‘fra tre giorni a Napoli non ci saranno più rifiuti’, 2 novembre 2010 ‘abbiamo risolto tutto in pochi giorni’. 

 

OMAGGIO ALLE VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA LOGGIA  - Un omaggio alle vittime della strage di piazza della Loggia del 1974, a pochi giorni dalla sentenza della Corte d’Assise di Brescia che il 16 novembre ha assolto i cinque imputati: c’e’ anche questo stasera a Vieni via con me, il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano in onda su Raitre. Manlio Milani, presidente dell’associazione familiari delle vittime della strage, ne ha letto l’elenco dei nomi. 

 

MARONI - "È stato affermato che la ‘ndrangheta al nord interloquisce con la Lega: è un’affermazione ingiusta e offensiva per i tanti che come me contrastano da sempre ogni forma di illegalità. È soprattutto smentita dalle recenti operazioni fatte il Lombardia contro la ‘ndrangheta: "Cerberus", "Parco sud", "Crimine", "Infinito" che hanno portato al coinvogimento e persino all’arresto di esponenti politici di altri partriti, ma non della Lega. Mi chiedo allora perchè indicare proprio e solo la Lega?".


Così il ministro dell’Interno Roberto Maroni a "Vieni via con me" replica alle affermazioni di Roberto Saviano che nella precedente puntata aveva messo in relazioni le attività criminali della ‘ndrangheta al nord con la Lega.
A Maroni risponde Fabio Fazio che spiega: "A nord c’è la Lega, sono i più forti, e la ‘ndrangheta cerca probabilmente di...". "...cerca probabilmente di...è diverso da quello che è stato detto... - aggiunge Maroni -. La percezione è stata diversa...". 


LUIGI MANCONI - Dedicato alla situazione nelle carceri italiane l’elenco letto da Luigi Manconi, presidente e fondatore dell’Associazione "A buon diritto", durante ‘Vieniviaconme'. E spicca il dato sui detenuti morti: nel 2010 sono stati finora 107. "I posti disponibili nelle carceri italiane sono 44.608, oggi - 22 novembre - i detenuti presenti sono 69.313; il 37 per cento sono stranieri, il 30 per cento sono tossicomani; il 44 per cento sono in attesa di giudizio definitivo".

Oggi, 22 novembre, "nelle carceri italiane vivono 52 bambini dai 0 ai 3 anni, detenuti insieme alle madri detenute (trascorrono in una cella i primi anni della loro vita)". Nel corso del 2010 sono morti all’interno delle carceri italiane 107 detenuti, "un quinto per ‘cause ancora da accertarè; 60 detenuti si sono tolti la vita, l’ultimo, Antonio Gaetano, aveva 46 anni, è morto a Palmi tre giorni fa ; la frequenza dei suicidi in carcere è 20 volte superiore a quella dei suicidi fuori dal carcere; i detenuti per lo più si tolgono la vita nei primi giorni e nei primi mesi di reclusione". I metodi più utilizzati "sono l’impiccagione e l’inalazione di gas dalla bomboletta del fornello con cui si cucinano i cibi; nel corso degli ultimi quindici mesi sono stati 7 gli agenti di polizia penitenziaria che si sono tolti la vita".
 

 

RIFUGIATO POLITICO CONGOLESE - Ospite di ‘Vieniviaconme' anche Joseph Masanka Kwetu, congolese, rifugiato politico, in Italia da cinque anni, il quale ha letto l’elenco delle cose che gli mancano del suo Paese: "Lavorare per la libertà del mio Paese; la foresta verde congolese; il cibo del mio Paese pieno di sapore; i miei fratelli; Luison, amico di infanzia, compagno prima di giochi e poi di scelte di vita; il grido del gallo la mattina presto; parlare l’inala, la mia lingua; la mia chiesa, quella accanto a casa; vestirmi come un uomo del Congo". E poi: Divine, "mia figlia, che ha solo 8 anni".


 

 

UN OPERAIO DI BRESCIA SALITO SULLA GRU - Arun Javeid, uno degli operai di Brescia, che per ottenere il permesso di soggiorno, il 30 ottobre scorso è salito su una gru e vi è rimasto per 17 giorni. Stasera era anche lui ospite di ‘Vieniviaconme', con ilo suo speciale elenco delle cose che aveva portato con sè sulla gru. Ed eccolo l’elenco: "La pazienza che mi è servita per sopportare la stanchezza e la fame; il cellulare, per comunicare con i miei compagni sotto la gru; il megafono, per urlare i nostri diritti e farci sentire da tutti; lo striscione con la scritta ‘Sanatoria'; una radio, per sapere le notizie e per ascoltare tutte le persone che ci volevano salutare e che telefonavano; la forza, per sopportare la pioggia, il vento e il freddo dei primi giorni sulla gru". E infine, "la mia fede in Dio, perchè solo Dio ci poteva aiutare".

 

GUZZANTI - Corrado Guzzanti e il suo elenco "di battute che non aiuteranno questo programma", stasera a ‘Vieniviaconmè. Battute che spaziano su più argomenti, in primis la politica, toccando destra, centro e sinistra, ma anche la scuola, la Fiat e le novità introdotte dal Papa in fatto di preservativo. Ecco la lista bipartisan di Guzzanti, tornato in tv dopo un lungo silenzio: "Il Giornale replica a Saviano: la macchina del fango non è quella che dici tu. È una macchina vera, l’abbiamo vista ad Arcore: è chiusa con una vasca e due lottatrici nude; anche Bossi telefona alla questura ma capiscono solo Mubarak; l’ira di Berlusconi contro Fini: futuro e libertà un ossimoro: scelga, o futuro per noi o libertà per loro; su alcuni manifesti del PD compare Bersani con una foto in bianco e nero, ma il fotografo giura che la pellicola era a colori; si chiede a Masi se pensa se sarebbe giusto privatizzare la Rai. Risponde: un’altra volta?".

E poi: "Il Pdl apre a una modifica della legge elettorale: se i cittadini vorranno aggiungere a margine una preferenza la scheda non sarà invalidata; Rutelli va all’incontro con Fini e Casini: gli danno l’indirizzo sbagliato; dubbi sulle elezioni regionali: tra le tante firme raccolte a sostegno della lista Formigoni compare quella di Michael Jackson; nelle scuole italiane non c’è carta igienica: il ministro Gelmini prega le mamme di mandare i bambini a scuola già defecati; Berlusconi corrompe dei senatori: mi hanno detto che erano maggiorenni; Maroni vuole costringere le donne islamiche per farsi riconoscere a togliere il velo. Berlusconi, per lo stesso motivo, le mutande".

L’elenco non si ferma: "Scenata del ministro Bondi in un museo: dei vandali hanno squarciato un quadro di Fontana; Torna Pannella con un nuovo digiuno, ma ormai quando arriva alla fine del mese la concorrenza è spietata; sull’emergenza il governo si confonde: butta i manifestanti abruzzesi in una discarica e picchia a sangue i sacchi della mondezza; Berlusconi: scopo tutto il giorno, vi dà così fastidio se la sera lavoro un’oretta? Anche il ministro Brunetta indagato per gli scandali sessuali: rinvenuto lo sgabello". Quindi. "Fini ha compiuto la sua parabola: era fascista; è stato postfascista; ora, tornando al futurismo, è prefascista; il Pd è il primo partito in Italia a usare le primarie; il primo partito al mondo che le perde".

"Il Papa condona l’uso del preservativo per certi casi particolari: ci sono delle notti in cui fa veramente freddo; un preservativo condonato si chiama ‘condon; L’anomalia storica della Fiat: gli italiani da sempre gli pagano le macchine, ma poi non le comprano; la strategia di Tremonti per la crisi: prima risaniamo i conti e poi vediamo chi è rimasto vivo". L’elenco, lungo, prosegue con "Il governo dei fatti: catturato il pusher; polemica con la Comunità Europea: il ministro Gelmini propone di lasciare i crocifissi e togliere le scuole; università italiana: la Gelmini vuole aiutare la ricerca. Provate a rifare tutto il percorso all’indietro; la fuga dei cervelli all’estero: Gasparri si scorda il corpo qui; Il governo di Berlusconi dà nuovi fondi alle scuole private e cattoliche. In cambio un bonus per altri tre scandali e bestemmia libera fino al 2012; Il papa attacca i laici, poi si scusa: avevo capito l’Ici; Il Partito democratico propone la sua legge elettorale: alla francese, con sbarramento tedesco a due turni e supercazzola all’australiana come fosse antani; La camorra contro Saviano: la scorta ci impedisce un contraddittorio; La Lega telefona alla ‘ndrangheta: ma ci cercavate per qualcosa? Calderoli è stufo delle polemiche e invade la Polonia".

Infine: "Non abbiamo fatto la fine della Grecia, non abbiamo fatto la fine del Portogallo e dell’Irlanda: speriamo di non fare la fine dell’Italia".

 


ANZALONE - A ‘Vieniviaconme stasera è stato fatto anche l’elenco delle opportunità che si hanno nell’essere handicappati. Ci ha pensato David Anzalone, comico, a rappresentarlo, in maniera efficace e drammatica, con profonda amarezza. "Noi handicappati siamo dei privilegiati! Sapete perché? Perchè ci regalano le terre confiscate ai mafiosi; perchè prendiamo la pensione senza aver mai fatto nulla; perchè abbiamo i parcheggi riservati; perchè andiamo gratis al cinema e a teatro; perchè se prendiamo i mezzi pubblici paghiamo un biglietto ridotto; perchè in Olanda il sesso ce lo passa la mutua (e purtroppo solo in Olanda)". E poi ancora: "Perché una volta avevamo le insegnanti di sostegno; perchè facciamo finta di sbandare per toccare impunemente il culo alle donne; perchè ci chiamano con tremila nomi tutti diversi: disabile, invalido, invalido civile, affetto da deficit motorio, che pare uno scooter ultimo modello!; perchè addirittura ci chiamano pure: ‘diversamente abilì, che stiamo lì tutta la vita a chiederci: ma che cosa sarà; abile io? Non potevano spiegarmelo meglio?; perchè siccome siamo handicappati tutti pensano che io sia buono, indifeso, invece io sono handicappato e carogna!". Però "diciamoci la verità, anche se abbiamo tutti questi privilegi, noi handicappati non abbiamo una vita normale, come tutti gli altri che possono fare qualsiasi cosa, che ad esempio lavorano guadagnano e possono permettersi tutto; perché a noi il lavoro stanca... per noi il lavoro è difficile da trovare; a noi il lavoro non lo danno così facilmente perchè, perchè, diciamoci la verità, noi.. non abbiamo voglia di fare un cazzo!".