Bologna, 26 novembre 2010 - L’esordio appena dodicenne in una pubblicità, poi una serie di ruoli cinematografici e specialmente quello televisivo di Flor che l’hanno imposta all’attenzione del pubblico. Adesso, che di anni ne ha 27, Florencia Bertotti, attrice e cantante argentina, può tranquillamente essere definita una star planetaria soprattutto tra i giovanissimi, visto il successo che riscuotono le sue serie tv in quella fascia d’età. “Ma io conduco una vita normalissima”, si schernisce lei, spiegando però che “l’affetto trasversale dei fan” la rende felice e orgogliosa.

Attualmente Florencia è ritornata alla tv per vestire i panni di ‘Ninì’, protagonista di una nuova fiction in onda su Disney Channel da lunedì al venerdì alle 20, che narra le avventure di una ragazza assunta come tata da un ambasciatore per occuparsi dei suoi quattro figli adottivi (ognuno di una nazionalità diversa). La sua esuberanza, però, sconvolgerà la vita e i rigidi schemi della famiglia del diplomatico, tanto che verrà licenziata e allontanata dalla residenza. Per restare vicino ai bambini, a cui nel frattempo si è affezionata, Ninì decide quindi di travestirsi da uomo e diventare l’autista Nicolas. 

Chi è Ninì?
“Ninì è una ragazza determinata, che lotta per la sua felicità. I problemi che dovrà affrontare nel corso della storia sono tanti, ma lei non perde mai la sua allegria e la sua energia. Ninì è un invito alla perseveranza: ci dice che non si devono abbandonare i propri sogni e i propri obiettivi, ma che bisogna impegnarsi per conseguirli anche se il cammino è duro”.

Insomma, dopo Flor, anche stavolta porti in scena un personaggio positivo da cui trarre esempio…
“Sì, certo. Si tratta sempre di persone sincere e oneste, che, di fronte alle avversità, reagiscono rimboccandosi le maniche piuttosto che piangendosi addosso. In loro c’è la giusta combinazione di determinazione e ottimismo, un mix che consente di venire a capo di tutte le situazioni”.

Nella serie alterni il ruolo da ragazza a quello da ragazzo, è stato difficile calarti nei panni maschili?
“La cosa più difficile è stata la voce: doveva sembrare da uomo, ma mantenere comunque qualcosa di femminile. Il personaggio che interpreto è quello di una ragazza come tante, quindi l’alterazione doveva essere credibile e lasciare trasparire la donna che si nasconde dietro il travestimento”.

Hai cominciato a lavorare nel mondo dello spettacolo molto presto, ad appena dodici anni. Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere la tua stessa carriera?
“Innanzitutto è importante avere ben chiari i propri obiettivi per poter convogliare i proprio sforzi in quella direzione, ma per farlo è anche necessario prepararsi bene. Ovviamente se viene offerta una possibilità va sfruttata come ho fatto anch’io, ma a un giovanissimo che sogna di recitare direi prima di tutto di studiare. Lo studio è la base da cui partire per poter un domani lavorare bene”.

Le tue serie tv sono viste in tutto il mondo e hai vinto premi importanti, ma è vero che non ti senti una diva?
“Assolutamente no. Vado in giro regolarmente, senza che le persone mi saltino addosso o mi assedino per strada. La cosa che, però, non smette di emozionarmi è l’affetto dei fan, specialmente all’estero. E’ una sensazione davvero bella”.