BOLOGNA, 6 aprile 2011 - Certo, Zingaretti ha l'occhio ardente e il fascino scorbutico... Certo, Camilleri sa come inchiodare i suoi lettori alla pagina... E certo, nel panorama delle offerte tv spesso non è difficile primeggiare... Ma la  Montalbano-mania - quella che ogni lunedì sera incolla allo schermo tv uno spettatore su 3 - è molto più di una moda televisiva. Dell'ultimo episodio si parla in mensa o davanti alla macchinetta del caffè, si discute in famiglia. E spesso si fa a gara per trovare discrepanze e aspetti che non convincono. Non ci credete? Ecco la prova: il racconto delle chiacchiere appassionate di un gruppo di Camilleri-dipendenti pronti a tutto, anche a 'fare le pulci' al loro idolo.

 

E’ lunedì sera e come tutti i lunedì sera da un mesetto a questa parte ecco l’appuntamento irrinunciabile per noi fans di Camilleri: le 4 nuove puntate de “Il commissario Montalbano”.
Da appassionati spettatori quali siamo ogni lunedì sera rimandiamo uscite e incontri, ceniamo prima per essere liberi e pronti all’appuntamento: guardiamo, analizziamo, vivisezioniamo, è proprio il caso di dirlo, ogni puntata per poi commentarla coi colleghi il giorno dopo in mensa, fra un risotto e un’insalata…


Putroppo, e ci dispiace quasi scriverne, in ognuna delle 4 puntate trasmesse abbiamo – coralmente – rilevato delle… come dire…., discrepanze, o salti di trama, o incongruenze che dir si voglia, e ce ne dispiace, perché sono film gradevolissimi (magari vederne più spesso di così divertenti!) e, per quanto riguarda la maggior parte degli attori che vi prendono parte, anche assai ben recitati.

Cominciamo con ordine: la prima puntata “Il campo del vasaio”, con Belen Rodriguez nei panni di Dolores Alfano, dark lady spietata e di un Mimì ancora una volta vittima delle sue passioni….e che passioni!
La storia ha praticamente inizio quando un uomo si reca dal commissario Montalbano affermando di aver assistito – mentre accompagnava in ospedale la moglie in preda alle doglie – a uno strano accadimento: qualche sera addietro, una macchina, della quale egli ha potuto tenere a mente solo pochi numeri della targa, inseguiva una splendida donna che nella fuga cadeva dentro un fossato a lato della strada…Qualche giorno dopo il medesimo testimone tornerà da Montalbano per dire che, fermo al semaforo, aveva avuto modo di rivedere la medesima auto e di leggerne per intero i numeri di targa: di lì a poco Salvo Montalbano scoprirà che la vettura incriminata appartiene a Mimì…

Ora, calma e gesso….vediamo con attenzione tutto lo svolgimento della storia e alla fine ci chiediamo: ma che c’azzecca allora l’inseguimento di Mimì alla dark lady Belen/Dolores, che già sappiamo era diventata da settimane la sua amante per poter “pilotare” l’indagine?
Che mi vuole significare?... (come direbbe Salvo Montalbano)

Seconda puntata: “La danza del gabbiano” , altra incongruenza:
Montalbano riceve una telefonata un po’ allarmata da parte del padre dell’ispettore Fazio.
Fazio avrebbe dovuto passare dal padre per accompagnarlo ad una visita ma non si è visto e non risponde al cellulare….Montalbano rimane perplesso, si capisce che è seriamente preoccupato, eppure prontamente rassicura il padre del suo giovane ispettore dicendogli che all’ultimo secondo aveva dovuto mandare Fazio in una missione riservata e si era dimenticato di avvertirlo….tutto okay dunque, se non fosse che poche sequenze dopo vediamo il nostro beneamato commissario telefonare al padre di Fazio dicendogli “Tutto okay, l’abbiamo trovato”… Ma perché? Soltanto poche ore prima l’aveva voluto rassicurare dicendogli una balla e ora lo informa tout court che finalmente l’hanno trovato….

Nella medesima puntata, verso la fine: perché Montalbano chiede all’infermiera graziosa che finge di corteggiare per risolvere il caso se ha un’amica fidata che possa fare una telefonata? Qual è il senso della telefonata e a chi viene fatta? Alla polizia per metterli sulle tracce del mafioso? Boh…..E che fine ha fatto il transessuale e perché aveva tradito l’uomo del quale diceva di essere innamorata? Come poteva la moglie del mafioso non essersi accorta (o forse fingeva? Mah…) che nella sua bella casa c’era una camera segreta nella quale da tempo era tenuto prigioniero/amante il transessuale di cui sopra?
Signore mie, occorre sempre tener d’occhio le planimetrie della propria casa, soprattutto quando capita di sposare un delinquente….

Arriviamo alla terza puntata “La caccia al tesoro”.
In questo racconto – per certi versi inquietante e per altri abbastanza prevedibile e scontato nel suo epilogo – sono parte della storia due bambole gonfiabili….
Ad un certo punto della storia Montalbano guardando le due bambole che ha portato a casa sua (perché? non sono reperti che devono restare agli inquirenti come prove? Eh…eh Montalbano…non si fa, e se poi lo dovesse venire a sapere Livia cosa penserebbe?!….)

Ma dicevamo: Montalbano guarda le bambole e osserva che – stranamente (sono state ritrovate in due posti diversi) – sono rovinate/consunte negli stessi punti…perché mai? A cosa si vuole alludere?
Nella stessa puntata, all’inizio c’è un vecchierello un po’ fuori “dai coppi” come diremmo noi a Bologna… che spara all’impazzata in strada.
Il coraggioso commissario Montalbano recupera una scala da pompieri e sale per entrare nell’appartamento….intanto da dentro continuano a sparare…Beh, lasciatecelo dire: troviamo la scena abbastanza inverosimile, forse per disarmare il folle e renderlo inoffensivo era sufficiente lanciare un candelotto lacrimogeno…senza mettere a repentaglio la vita di Montalbano….(sennò poi, se gli dovesse succedere qualcosa, noi cosa guardiamo in tv?)

Noterelle polemiche finali (si fa per scherzare, non è nostra intenzione “scassare i cabassisi” a nessuno!) nella 4° ed ultima puntata: “L’età del dubbio”, la cui trama risulta piuttosto aggrovigliata e complessa, Montalbano cade seriamente in tentazione con una gran bella ragazza, tenente della Capitaneria di Porto che lo aiuterà nelle indagini, e allora ci chiediamo: ma se ogni bella ragazza che si palesa fa entrare in crisi il lungo rapporto con la storica fidanzata Livia…beh, un consiglio a Montalbano ci sentiamo di darglielo: resta single che è meglio!
Stesso consiglio avremmo voluto dare al bel Mimì, dongiovanni impenitente, ma lui ormai Beba l’ha già sposata e quindi…..avanti tutta!

Ultima nota: il povero Catarella sta diventando, di puntata in puntata, sempre più macchiettistico, quasi scardina la porta ogni volta che entra nell’ufficio di Montalbano, storpia ogni nome in modo francamente improbabile (e inaccettabile da qualsivoglia capufficio….), la sua ingenuità disarmante più che muovere al riso fa arrabbiare…insomma, un po’ di rispetto per le forze armate!!!

Con tutto questo, vi diciamo che queste 4 puntate ci hanno divertito e appassionato e….ne vorremmo già vedere molte altre, incongruenze comprese!!!


Cristina B. & Co.