Roma, 25 luglio 2011 - I più grandi campioni dello sport diventano santi e personaggi di biblica memoria: un’iconografia forte, quella scelta da Sky per la sua nuova campagna pubblicitaria 'Solo su Sky lo sport fa miracoli'.

 

Un’iconografia che suscita un netto rifiuto da parte del cardinale Ersilio Tonini. Intervistato dal settimanale 'Tv Sorrisi e Canzoni', in edicola domani, infatti, il cardinale risponde senza esitazioni: "E’ una gravissima mancanza di rispetto: associare la religione al concetto di vendita e acquisto insito in una pubblicità è contro la dignità. E se perdiamo questo rispetto, come facciamo a insegnare i giusti valori ai più giovani?".

 

Il settimanale ha coinvolto anche alcuni esponenti del mondo cattolico e personaggi della tv verificando se lo spot offende la sensibilità dei credenti. Dura la risposta della critica televisiva Mirella Poggialini: "E' una pubblicità antipatica, un esempio di cattiva educazione. Non si può usare la parola 'miracolo' per una pantomima così".

 

Critico, ma con moderazione, il direttore dell’Avvenire Marco Tarquinio: "Premesso che questi spot non mi piacciono ugualmente però non li trovo 'cattivi'. Mi rifaccio alla saggezza popolare che dice: 'Scherza coi fanti e lasciare stare i santi'. Sky si è avventurata su una china scivolosa perché tocca i sentimenti più profondi della gente: forse anziché fare una parodia sarebbe stato meglio inventare qualcosa di nuovo".

 

Stessa linea anche per Massimo Giletti: "Non amo questa pubblicità, ma non la condanno. Un po' di ironia e autoironia sono fondamentali nella vita: certo è che in questo modo si svilisce il concetto di religiosità". Più aperta la conduttrice Lorena Bianchetti: "Non credo ci sia un'intenzione denigratoria: la pubblicità ha bisogno di forme di comunicazione semplici e credo sia questo il caso. Il problema è, piuttosto, di carattere generale: è tutta la società ad aver svuotato la religione della sua profondità".