Roma, 01 febbraio 2012 - CELENTANO è costato troppo alla Rai, visti i tempi di magra in cui ci troviamo? E proprio quando gli italiani scrupolosi mettono mano al portafogli per pagare il canone? Il suo cachet sanremese rientra a ben guardare nei parametri di mercato. E’ il mercato piuttostoi che è un po’ «fuori onda» rispetto ai bilanci familiari di chi la televisione la guarda, fa fare gli ascolti e consente al mercato stesso di lievitare sempre di più. Basta fare qualche raffronto. Fiorello ha guadagnato 1milione e 200mila euro per le quattro puntate del suo show su Raiuno, raccogliendo uno share (il 50%) che si avvicina a quello che è - non sempre - il livello d’ascolto del Festival. Sarà, ma molti si chiedono come mai - se tutti devono stringere la cinghia - il mondo delle star televisive debba restare immune dalla «sobrietà» invocata da Mario Monti. Dice, infatti, Fernando Capecchi, patron della Vegastar e impresario di Carlo Conti, Magalli, Pieraccioni, Ceccherini e molti altri volti noti del piccolo schermo: "Il mercato, negli ultimi anni, è senz’altro diventato più difficile, ma gli artisti che sono delle prime stelle della televisione, personaggi senza i quali il programma non si può fare, per intendersi, non conoscono alcuna crisi, dal punto di vista dei loro cachet". "Casomai - prosegue - in questo periodo è meno facile per i giovani farsi avanti e ottenere degli ingaggi soddisfacenti, perché anche le aziende, Rai e Mediaset per capirsi, fanno investimenti mirati e sono sempre più esigenti; se un’artista “toppa” degli ascolti, poi non può pensare di ottenere lo stesso cachet la volta successiva. Insomma, tutti rischiano meno, ma non pagano di meno chi garantisce un risultato".

CI SI RITROVA così con un’intera nazione che soffre per arrivare alla fine del mese ma guarda in tv quelli che, invece, non la accusano per niente o quasi. Ma "è il mercato", dicono gli impresari. E, intanto, Fabio Fazio continua a guadagnare 2 milioni di euro (in esclusiva, al lordo per tre anni), la Littizzetto un milione e 800mila (per due anni, in esclusiva), Antonella Clerici 1 milione e 800mila, Milly Carlucci 1 milione e 200mila euro, Pippo Baudo 900mila euro, Giletti 600 mila euro, 300mila euro la Balivo, Veronica Maya e Elisa Isoardi per finire con Giovanni Floris che guadagna 500mila euro e Milena Gabanelli (fanalino di coda) che porta a casa 150 mila euro l’anno. E’ il mercato, però, che fa il prezzo. E anche a Mediaset non è che ci si comporti diversamente. Certo, a Federica Panicucci hanno tolto la macchina con l’autista, ma Barbara D’Urso, solo per fare un esempio, continua a guadagnare 1 milione e 500mila euro l’anno. Per non parlare di Maria De Filippi, il cui cachet è come il terzo segreto di Fatima ma qualcuno sibila che sfiori i 2 milioni di euro l’anno. Nel calderone, però, bisogna anche mettere i costi dei personaggi che partecipano alle trasmissioni come 'Ballando con le stelle'. Su quel fronte è dovuto intervenire direttamente il cda Rai, obbligando le star ballerine a scendere a più miti consigli. E quindi, rispetto alle esorbitanti richieste di qualche 'primadonna', non solo televisiva (Bobo Vieri aveva chiesto 630mila euro, Gianni Rivera 480mila, 400mila invece per l’attore Sergio Assisi) ci si è poi assestati su cifre molto, ma molto più basse; l’offerta finale a Vieri è stata di 30mila euro a puntata per le dieci previste. Ma il momento della sobrietà, quando si parla di star della tv, è ancora di là da venire.