Roma, 15 aprile 2014 - Andrea Cerioli: fuori dal Grande Fratello. Perché?
«Perché sono stato Andrea al 150%. Ho sempre detto tutto quello che pensavo, e quindi sono risultato scomodo. Non mi sono mai frenato».

Se potessi tornare indietro, cosa non rifaresti?
«Rifarei tutto uguale, non cambierei niente. Io sono così»

Forse la battuta di sapore razzista su Samba («Gli prendiamo un biglietto per Lampedusa e lo rimandiamo in Senegal») non ha giocato a tuo favore...
«Chi mi conosce bene sa che non sono razzista per niente. A Bologna, dove vivo, ho molti amici di colore, da quando eravamo bambini. Con loro scherzo anche di questo, si ride insieme. Se fossero stati nella Casa, loro avrebbero riso. Purtroppo attraverso la tv molti hanno frainteso. Ho usato l’ironia per stemperare le tensioni, non sono stato compreso. Mi sono anche scusato, ma non è servito a niente. E poi il mio scherzo è stato preso di mira, quando nella Casa le battute contro i gay si sprecano, ma nessuno ha mai detto niente. Perché?»

Ecco: forse questo è un errore da non ripetere.
«No, lo rifarei tale e quale. Se non devo essere me stesso, allora preferisco uscire. Per me il Grande Fratello è stato un bellissimo gioco, sono rimasto 7 settimane, ho affrontato 3 nomination e mi sono salvato, va benissimo così»

Chi vorresti che vincesse?
«Tre persone. Valentina, Mia e Angela, tre donne, perché tutte e tre hanno avuto delle vite difficili. Ho molta stima anche di Roberto e Diletta, ma loro non hanno incontrato le difficoltà che invece hanno avuto Valentina, Mia e Angela. Valentina mi ha raccontato come ha vissuto i dieci anni dopo l’incidente che ha portato all’amputazione del braccio destro, è stata veramente dura. Mia ha avuto un’infanzia difficile, da poco le è mancato il papà. Angela è sola. Io penso che la ruota debba girare, e adesso è venuto il momento che giri anche per loro».

E adesso, cosa farai, riprenderai la vita di sempre o approfitterai di questo momento di celebrità?
«Sono affacciato al balcone a vedere cosa mi capita. Spero che, dopo aver mostrato chi sono e cosa valgo, mi offrano delle belle opportunità».

Pensi al mondo dello spettacolo?
«Anche, certo».

Dell’esclusione dei fratelli Papillon cosa pensi?
«Era ora. Con un’espressione colorita, potrei dire che sono stati un’orchite fulminante. Sono dei personaggi super costruiti: vanno a letto e fanno anche la doccia col papillon, ma andiamo! Non sono cattivi né antipatici, ma non sopportavo che recitassero quel ruolo fino alla fine».

Secondo te chi verrà eliminato la settimana prossima?
«Mi auguro Chicca, anche lei è falsa, non sincera. Proprio come i fratelli Papillon. Anche Mirko e Samba sono sempre stati dalla parte dei bottoni (credo voglia dire dalla parte della stanza dei bottoni, ndr), non hanno mai alzato la testa, sempre perfettini anche nell’accusarmi per la mia battuta sui neri. Anche Samba in trasmissione mi ha detto ‘perdonato, perdonato’, ma quella parola, perdonato, mi ha dato fastidio. Perdonato di cosa? Lui ha sempre riso alle mie battute, cosa c’era da perdonare?»
 

Piero Degli Antoni