{{IMG_SX}}Mannheim, 13 agosto 2007 - Piergiorgio Bucci (nella foto) nato a l’Aquila il 18 agosto 1975, leone, tesserato per la regione Lazio, durante questi Campionati Europei monterà il sublime Portorico da Zara, olandese di dieci anni. Bucci, mentre cammina intorno allo stadio 'Olimpico' osservando tutto quello che lo circonda ci dice “sto benissimo, questo è un posto meraviglioso e sono anche tranquillo, lo stadio è bellissimo e i campi per lavorare sono una favola”.

 

Bucci cerca di stare tranquillo e, intanto con lo sguardo attento continua “i miei avversari li rispetto tutti perché, secondo me, questa è la prima cosa più importante in ogni competizione e, soprattutto, nella vita”. Bucci ha sempre mostrato uno spirito nobile, attento alle esigenze di tutti e anche in questa occasione così importante, una volta di più evidenzia le sue grandi doti umane.

 

Piergiorgio com’è il suo cavallo? “E’ un cavallo molto regolare, non sente per niente la gara e, soprattutto, vuole fare bene. Lo si sente che ha voglia di essere perfetto e io cerco sempre di assecondarlo, poi si sa non è sempre semplice quello che si trova in un capo gara”.

 

Com’è stato il viaggio? “Ah tutto molto bene, il cavallo è arrivato fresco e riposato, nessun problema e anch’io sono arrivato bene e poi all’arrivo che gioia, qui i boxes sono enormi, una vera pacchia e Portorico ha apprezzato molto questa sua nuova location, una sorta di suite e poi qui si sta proprio bene, 26 gradi, ventilato”.

 

Quale squadra le dà più pensiero? “Beh, sicuramente la Germania. Poi l’Ucraina con i cavalieri che si ritrova, tutti belgi e tedeschi, così sembra di avere due volte la Germania in campo. Infine direi anche l’Olanda”.

 

Il suo cavallo è olandese quindi dovrebbe conoscere bene i suoi avversari e riuscire a metterli in riga. "Effettivamente le confido un segreto: Portorico me l’ha detto appena arrivati qui e ha aggiunto proprio li metterò tutti in riga”.

 

Bucci ha sempre voglia di scherzare, però effettivamente i nostri cavalli ci lanciano dei messaggi chiarissimi, basta saperli ascoltare e Bucci in questo deve essere proprio un mago. “Sa il mio è un cavallo di potenza, ma non ha molta velocità, quindi vedremo nella categoria caccia come andrà … certo è che è un cavallo che ti aiuta per montare bene. Sono proprio fortunato ad avere lui come compagno in gara”.

 

Bucci quindi ci saluta e corre, giustamente, alle scuderie per vedere il suo Portorico.