{{IMG_SX}}Roma, 26 febbraio 2008 - E' ripreso con Luciano Moggi in aula il processo Gea, con imputati proprio l'ex dg della Juventus e il figlio Alessandro Moggi, Davide Lippi, Franco Zavaglia, Pasquale Gallo e Francesco Ceravolo, accusati di associazione a delinquere finalizzata all'illecita concorrenza. Davanti alla decima sezione penale del tribunale di Roma, presidente Luigi Fiasconaro, sono comparsi, tra gli altri, il procuratore Marco Trabucchi e i calciatori Fresi, Boudianski e Zeytulaev. Quattro ore in cui i testimoni hanno raccontato le loro storie. Trabucchi quella dell'arrivo in Italia di Boudianski e Zeytulaev, i due calciatori invece delle pressioni fatte su di loro da Ceravolo (allora responsabile del settore giovanile della Juventus) perche' passassero ad avere come procuratori degli uomini della Gea. I due hanno raccontato anche di un incontro avuto in un albergo di Torino e organizzato per fare conoscere loro Alessandro Moggi.

 

L'imputato Luciano Moggi ha voluto precisare alcune cose, chiedendo la parola. E, prima che il presidente Fiasconaro lo riprendesse per una uscita poco felice ("Boudianski dice certe cose perche' c'e' qualcuno che fuori da questa aula gliele suggerisce"), ha detto che i guai per i due calciatori in questione sono iniziati proprio con Trabucchi, il quale prima che approdassero alla Juve aveva fatto girare i calciatori per l'Italia facendo provini mai passati. E soprattutto aveva messo loro in testa di potere fare carriera e soldi.

 

Poi e' toccato a Salvatore Fresi. E al suo racconto: "Il procuratore Gallo mi ha contattato dicendomi che solo con la Gea potevo arrivare alla Juve o ad altre grandi squadre. La decisione di cambiare agente l'ho presa dopo un incontro con i Moggi". Ma un anno e mezzo dopo essere arrivato in bianconero, con pochissime presenze, "sono iniziate le minacce per andare via, destinazione Perugia. Cosi' abbiamo trovato un accordo e me ne sono andato. Deluso, pero', non ho rinnovato la procura con la Gea".

 

E a questo punto tra Fresi e la Gea e' iniziata una battaglia legale non ancora conclusa per una storia di soldi. "Con Fresi c'e' stata una risoluzione consensuale del contratto e mai minacce", ha voluto precisare nuovamente Luciano Moggi. Che alla fine, lasciando l'aula, si e' fermato per qualche minuto con i giornalisti. "Sono titubante su quanto ho sentito- ha detto- Sono venuto anche per conoscere il presidente Fiasconaro e mi sembra una bravissima persona. Se tornero'? Se e' cosi' divertente si'. Ma per giovedi' credo che avro' qualche linea di febbre...". Giovedi', nella prossima udienza gia' fissata, dovrebbero essere ascoltati, tra gli altri, David Trezeguet, Nicola Amoruso e il procuratore Antonio Caliendo.