Roma, 27 marzo 2012 - Stretta sull'uso dei social network per gli atleti italiani impegnati nelle Olimpiadi di Londra. Occhio quindi a Twitter e Facebook. 'Cinguettare' su Twitter puo' costare caro agli atleti azzurri che quest'estate voleranno a Londra per le Olimpiadi. "Non metteremo bavagli ma, come il Cio suggerisce, ci saranno delle limitazioni", ha spiegato oggi il presidente Gianni Petrucci illustrando, al termine della riunione n.1000 della Giunta del Coni, l'accordo di partecipazione della squadra italiana ai Giochi Olimpici inglesi. Nel contratto di 13 pagine che ogni atleta italiano dovra' firmare e' previsto per la prima volta in modo esplicito il divieto di scommesse sportive (art.10).

L'uso dei social network come Facebook e Twitter, di gran moda fra gli atleti, non sara' vietato ma limitato. Durante tutto il periodo delle Olimpiadi eventuali 'post' degli atleti su social media, siti web e twitter "non devono riportare notizie sulle competizioni o commenti sulle attivita' di altri partecipanti o persone accreditate, o pubblicare qualunque informazione di tipo confidenziale o privato relativa a qualsiasi altra persona o organizzazione". I post dovranno essere "sempre e comunque conformi allo spirito olimpico" oltre che "dignitosi e di buon gusto, mai contenendo volgarita' o parole o immagini oscene".

Sara' vietato caricare video degli eventi, delle gare o altre attivita' che si svolgono nei siti olimpici. Gli atleti non solo non potranno scommettere (il divieto riguardera' anche famiglie e entourage degli azzurri), ma nemmeno pubblicare su twitter o altri social network notizie sul proprio stato di salute o su quello di altri atleti. In caso di violazione del divieto e' prevista una multa di 100mila euro.

La Giunta ha inoltre deciso di non aumentare, vista l'attuale situazione economica del paese, i premi per le medaglie olimpiche confermando gli stessi importi di Pechino 2008: 140mila euro per l'oro, 75mila euro per l'argento e 50mila euro per il bronzo (per gli atleti paralimpici 75mila euro per l'oro, 40mila euro per l'argento e 25mila euro per il bronzo).

I lavori della Giunta si sono aperti con un minuto di silenzio in omaggio a Vigor Bovolenta, medaglia d'argento ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 nel volley, scomparso sabato scorso dopo avere accusato un malore in campo. In occasione della riunione n.1000 dell'organismo (anche il presidente della Juve, Andrea Agnelli, ha mandato a Petrucci un "simpatico messaggio" di auguri) sono state ripercorse alcune delle tappe fondamentali dello sport italiano. Il presidente ha poi ricordato i suoi predecessori, "a cominciare dal piu' grande di tutti, Giulio Onesti, e penso che nessuno si offendera'".

E guardando al futuro, Petrucci ha ribadito che "ci batteremo per il finanziamento automatico dello sport, pur consapevoli della situazione economica attuale". Il n.1 del Coni si e' poi soffermato a lungo sui problemi che affliggono il mondo del calcio, a cominciare dalla piaga delle scommesse, lasciando trapelare preoccupazione in vista di quella che, si prevede, sara' un'estate calda."Temo quello che leggo sui giornali. Pero' mi sembra che non ci sia la minima preoccupazione di cio' che sta avvenendo, che e' sotto gli occhi di tutti. Si parla sempre di futuro ma abbiamo sulle spalle, con l'Europeo alle porte, un problema pesantissimo", le parole di Petrucci.

"Non ci si ferma mai a riflettere su quello che ci e' capitato, si pensa solo a come guadagnare qualche soldo in piu' e non ci si domanda che esempio stiamo dando". Il Coni si e' costituito parte civile presso la procura di Bari (a Cremona gia' lo aveva fatto) nel l'ambito dell'inchiesta sul caso di calcioscommesse. E ai presidenti che proprio in queste ore stanno valutando l'ipotesi di spostare la finale di coppa Italia da Roma a Milano, Petrucci non le ha mandate a dire: "Si discute su tutto, addirittura su dove debba disputarsi la finale di coppa Italia. Tutte le leghe rispettano le regole, alcuni presidenti della Lega A non lo fanno. Mi auguro che ci siano passi indietro da parte di chi ha ancora cervello e senso di responsabilita'".